Anche quest'anno l'INPS è pronta a concedere gli incentivi per rimandare la pensione a chi matura i requisiti "anticipati".
Quest’anno si confermano in Bilancio gli incentivi per rimandare la pensione e ricevere direttamente sulla propria busta paga la quota contributiva che corrisponde al 9,19%. Un aumento significativo considerando la proporzionalità tra tale percentuale e il salario mensile.
Anche quest’anno dunque, è possibile poter ottenere il “bonus in busta paga”, ma stavolta non solo per chi ha diritto alla Quota 103 ma anche per chi potrebbe uscire anticipatamente con il versamento di 41 anni di contributi e 10 mesi.
Quali sono gli incentivi per rimandare la pensione
Chi ottiene gli incentivi per rimandare la pensione può godere di un aumento sullo stipendio grazie alla quota del 9,19% che altrimenti verserebbe mensilmente per i contributi.
L’incremento sul salario è proporzionato alla percentuale non più a carico del lavoratore, mentre la quota del datore resta invariata.
É indispensabile che l’impiegato sia iscritto alla gestione separata e abbia realmente maturato i requisiti per il trattamento di vecchiaia (o destinata ai superstiti o per l’invalidità).
L’incentivo è esente da tassazione, indipendentemente che si tratti di fini pensionistici o di altra natura fiscale.
Come far domanda e durata
Per fare domanda i contribuenti hanno tempo fino al 31 dicembre di quest’anno, quanto alle condizioni per aderirvi sono soggette al diritto al pensionamento (ogni forma prevede dei requisiti specifici e diversi).
La durata dipende da quando si raggiungono i requisiti per la pensione ordinaria, ovvero appena si compiono 67 anni e vengono versati 20 anni di contributi INPS.
Al raggiungimento delle condizioni appena descritte, la misura decade in automatico, e da quel momento in poi il lavoratore è costretto a smettere di lavorare (perdendo l’aumento dello stipendio) e richiedere il trattamento pensionistico per la vecchiaia.
Gli interessati potranno far domanda per l’ottenimento degli incentivi per rimandare la pensione direttamente online sulla piattaforma INPS (accedendo con l’autenticazione digitale), rivolgendosi ad un CAF o patronato sul territorio o telefonando allo 06 164 164 oppure 803 164.