Inchiesta sulla gestione Covid Uk, la giudice Hallet accusa il governo Johnson per le chiusure tardive: "Un lockdown anticipato poteva evitare 23mila morti"
Inchiesta Covid Uk, proseguono le indagini dei giudici sulla gestione della pandemia da parte del governo Johnson, che secondo quanto emerso dagli ultimi rapporti, non avrebbe affrontato in modo serio l’emergenza trascurando la pericolosità del virus soprattutto nelle prime fasi di diffusione.
Un recente rapporto ha infatti stabilito che l’ex premier non avrebbe agito tempestivamente imponendo una chiusura totale come avevano invece fatto molti altri paesi, ma è arrivato alla decisione di stabilire il lockdown troppo tardi, contribuendo così all’aumento dei morti del 48% in più rispetto a quanti ce ne sarebbero stati se il blocco fosse partito prima.
A curare il fascicolo è l’ex giudice Heather Hallett, che nei documenti ha sottolineato chiaramente la responsabilità dei membri del gabinetto e del comitato scientifico per aver avuto un atteggiamento troppo ottimistico non adottando misure di prevenzione delle infezioni che poi si sono rivelate letali per almeno 23mila persone. Decessi avvenuti nelle settimane precedenti al 23 marzo, giorno in cui è poi scattato l’isolamento collettivo nazionale, che potevano essere evitati.

Inchiesta Covid Uk, Boris Johnson accusato per il lockdown tardivo: “Ha anteposto la reputazione politica alla sicurezza pubblica”
Pubblicato l’ultimo rapporto sull’inchiesta Covid Uk, che sta analizzando le misure adottate dal governo guidato da Boris Johnson cercando di stabilire eventuali colpevolezze ed errori nella gestione. L’ex premier è ora accusato di aver sottostimato la pericolosità del virus, in particolare nelle prime settimane successive alla dichiarazione di emergenza sanitaria nazionale, perchè non avrebbe imposto il lockdown subito, come avevano fatto molte altre nazioni, ma ha atteso il 23 marzo prima di stabilire una chiusura totale.
Oltre alle 23mila vittime decedute dai primi di marzo al 1 luglio 2020, che secondo le prove esaminate dalla giudice Heather Hallett potevano essere salvate con l’ isolamento, Johnson e i suoi collaboratori scientifici che hanno preso decisioni in merito al piano pandemico sono stati ritenuti responsabili di aver preso decisioni che non hanno tenuto conto della pubblica sicurezza. In un comunicato viene infatti sottolineato che: “Per tutta la durata della pandemia, Boris Johnson ha anteposto la sua reputazione politica alla sicurezza pubblica senza considerare quali potevano essere gli effetti di una restrizione anticipata sulla riduzione dei contagi“.
