L‘incidente alle dita avvenuto in azienda ha permesso a Gianna Nannini di lasciare il mondo della pasticceria ed entrare nell’universo della musica. La rocker da giovanissima lavorava in una fabbrica per la realizzazione dei ricciarelli e durante uno dei turni ha perso due falangi. “Del medio e dell’anulare della mano sinistra”, ha sottolineato tempo fa a Che tempo che fa, “finirono nell’impasto dei dolci, ma nessuno li ha mangiati”. Purtroppo sono state ritrovate solo il giorno successivo e non è stato possibile riattaccarle. “Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora”, ha aggiunto, “poi svenni“. Le conseguenze dell’incidente hanno influenzato anche la sua determinazione: dopo essere stata bocciata al Conservatorio, ha deciso di farsi due protesi di plastica, mettersi le unghie finte e ridare l’esame. “L’assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga a Milano”, ha aggiunto, “per anni non parlai coi miei genitori. Andavo alla Ricordi alle 7 del mattino, quando non c’era ancora nessuno, per esercitarmi al piano”. Per spiegare ulteriormente come mai quell’incidente le abbia permesso di avere la sua nota voce graffiante, la Nannini ha raccontato qualche dettaglio in più a Domenica In: “Mi si è sviluppata questa voce soprattutto perchè facevo le canzoni tutte sulle ottave, non potendo usare tutta la mano”. Il tempo le ha dato ragione: è proprio grazie alla sua voce, così particolare e unica che è riuscita a conquistare le classifiche.
Incidente alle dita Gianna Nannini, reagire al destino
L‘incidente alle dita in azienda ha spinto Gianna Nannini a reagire al destino avverso. “Mi ci vogliono queste cose, un sacco di incidenti“, ha detto infatti con ironia a Domenica In qualche tempo fa. Il dramma vissuto ha permesso alla cantante di scoprire il dolore. “Molto è stato quando ho avuto l’incidente alle dita”, ha raccontato a Il Corriere della Sera, “mentre facevo i biscotti in pasticceria dal mio babbo. Li è stato un dolore fisico terribile. Avevo diciotto anni e mi ero già fatta male, ovviamente, in tutti i sensi. Ma quell’incidente, anche per via della sua gravità, è stata proprio una scoperta, come scoprire una melodia”. Oggi, giovedì 16 luglio 2020, In arte… Gianna Nannini verrà trasmesso in replica nella prima serata di Rai 3. Un modo per ascoltare di nuovo la voce della cantante, così particolare e strettamente legata a quanto accaduto quel giorno in fabbrica. Gianna è sicura di aver potuto contare su tanta energia proprio da quel momento in poi. Le ha dato una strada sia in senso metaforico che letterale, visto che è stato proprio allora che ha trovato la forza per trasferirsi a Milano. “Ero al quinto anno di pianoforte e anche con le dita mozze, con quel problema in più, riuscii a passare l’esame”, ha aggiunto, “e così è sempre stata un po’ tutta la mia vita, da lì in poi”. La reazione poi riguarda anche la sua voce: “Mentre parlo, fa schifo”, ha sottolineato, “perchè non reagisco a nessuna frequenza. Se sotto ci fosse una musica e io parlassi sopra quella musica, già la mia voce sarebbe migliore. La mia voce è sempre una reazione: a seconda di quello che le dai, reagisce”.