Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è un film cult di Elio Petri con protagonista un grande Gian Maria Volonté. Nel cast, Florinda Bolkan
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è un film giallo, poliziesco e psicologico che verrà trasmesso il prima serata, alle ore 21.25, su Rai 3, sabato 13 settembre.Distribuito dalla Lucky Red, questa pellicola del 1970 rappresenta uno dei lavori cinematografici migliori del regista Elio Petri, definito addirittura uno dei film italiani da vedere almeno una volta nella vita.
Petri, che esordisce nel 1960 col lo psicologico L’assassino, sfrutta brillantemente la collaborazione con lo sceneggiatore Ugo Pirro.
Il cast abilmente scelto dal regista è composto da Gian Maria Volonté, Gianni Santuccio, Florinda Bolkan, Orazio Orlando e Sergio Tramonti.
Alla scenografia si trova Carlo Egidi, che vanta precedenti lavori con Pietro Germi e soprattutto con Vittorio De Sica in Matrimonio all’italiana.
Il grandissimo compositore Ennio Morricone è colui che si è occupato delle musiche del film di Petri, un genio italiano che ha lavorato per giganti del cinema, da Sergio Leone a Tornatore, fino a Bertolucci.
La trama del film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: l’esercizio del potere di un poliziotto intoccabile
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto si apre con un dirigente appartenete alla Pubblica Sicurezza che uccide Augusta Terzi, la sua amante. Da questo momento, inizia un emozionate susseguirsi di flashback, nei quali si vede la donna provocare il commissario: lo invitava a rivelare segreti di lavoro oppure gli narrava della sua tresca con il giovane anarchico Pace, che viveva nel suo stesso palazzo. La Terzi non faceva altro che umiliare l’uomo e far venire fuori tutte le sue debolezze.
Il commissario, nonostante il potere di nascondere la sua colpevolezza, fa di tutto per venire scoperto durante le indagini, disseminando ovunque prove a suo carico.
Lo spettatore assiste alla lotta del protagonista, incatenato nel suo ruolo, eppure desideroso di pagare per il crimine commesso: solo Antonio Pace conosce la verità, ma tace per poterlo liberamente ricattare.
Un giorno il commissario decide di chiudersi in casa e aspettare l’arrivo degli agenti, ai quali ha scritto una lettera di ammissione di colpevolezza.
Nel frattempo si addormenta e sogna di essere costretto dai suoi stessi colleghi a confessare, per iscritto, la sua innocenza, ignorando le evidenti prove a suo carico.
Il film, dal finale sospeso fino all’ultimo, si chiude con una frase di Kafka: “Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano”.
