Facciamo chiarimento sulle regole che prevedono l’indennizzo a favore dei commercianti 2025. Si tratta di una misura equiparabile alla pensione a chi svolge ha svolto l’attività di commerciante come lavoratore autonomo e facente parte del fondo previdenziale IndCom.
L’accompagnamento può essere garantito ai contribuenti che hanno dismesso l’attività e rottamato la propria licenza, terminando definitivamente lo svolgimento del lavoro. La pensione per i commercianti IndCom è prevista nei confronti di chi pur avendo chiuso la loro posizione, non avevano ancora maturato le condizioni per uscire dal lavoro.
Indennizzo commercianti 2025 con rottamazione delle licenze
Per percepire l’indennizzo dei commercianti 2025 occorre soddisfare determinate condizioni, oltre che inviare la domanda tempestivamente per evitare di perdere l’accesso a causa della possibilità di far esaurire le risorse finanziarie disponibili.
Tra i requisiti ammessi di chi vuol aderire al IndCom rientrano le condizioni anagrafiche, nonché aver compiuto 57 anni (se la domanda è posta dalle donne) oppure 62 anni (per gli uomini) e di natura contributiva, ovvero aver maturato minimo 5 anni di contributi.
Infine la rottamazione della licenza dev’essere richiesta in maniera minuziosa ai vari enti, dalla Camera di Commercio (richiedendo l’eliminazione al Registro Imprese) alla comunicazione al Comune inviando l’apposito modulo COM 1.
I soggetti aderenti all’IndCom
Sono 4 le tipologie di categorie che possono aderire al fondo IndCom al fine di ottenere l’indennizzo per i commercianti al 2025. Si tratta nello specifico di chi compra merce per conto proprio, di rappresentanti e agenti di commercio, di ambulanti e titolari di ristoranti e bar.
Nell’anno in corso la somma che è prevista da poter erogare a chi ne può beneficiarie ammonta a 603,4€ al mese da erogare fino ad un massimo di 13 mesi e ricevibile già il 1° giorno del mese prossimo a quello dell’invio della domanda.
Quanto alla scadenza, la stessa è garantita fino a quando il soggetto non matura i requisiti per la pensione di vecchiaia o viene cessata se il contribuente decidesse di riprendere a lavorare come autonomo o dipendente, data l’incompatibilità dell’accompagnamento con il reddito da lavoro.