Dopo aver trascorso gli ultimi 15 mesi in carcere in India, sr Concilia è libera: l’annuncio è stato dato da mons. Theodore Mascarenhas, vescovo ausiliare di Ranchi. La suora di Madre Teresa era finita dietro le sbarre dopo una denuncia di presunta compravendita di minori nell’orfanotrofio che gestiva, nonostante le forze dell’ordine non avessero mai presentato una accusa formale nei suoi confronti. L’ex segretario della Conferenza episcopale indiana ha commentato in una nota: «Con grande gioia vi informo che sr. Concilia, membro delle Missionarie della carità (le suore di Madre Teresa) è stata rilasciata su cauzione dall’Alta corte del Jharkhand», riportano i colleghi di Asia News. Una vicenda che aveva sconvolto la congregazione, con la religiosa che lascia finalmente il carcere: ricordiamo che lo scorso febbraio la Corte suprema dell’India aveva respinto la richiesta di rilascio su cauzione, mandando su tutte le furie mons. Mascarenhas che parlò apertamente di «ingiustizia».
INDIA, SR CONCILIA TORNA LIBERA DOPO 15 MESI
L’inchiesta delle autorità indiane aveva coinvolto diverse strutture delle Missionarie della Carità e, come spiega Asia news, tutte le associazioni cristiane presenti nel Jharkhand: una situazione che aveva spinto i vescovi a denunciare una «discriminazione pianificata». Ma tutto è bene quel che finisce bene, con mons. Mascarenhas che ha poi aggiunto nella nota diffusa da numerose agenzie: «Ringrazio il Signore per la sua bontà verso di noi. Apprezziamo e siamo grati agli avvocati e a tutti coloro che hanno lottato in questo caso negli ultimi 15 mesi. Siamo orgogliosi per come le nostre suore di Madre Teresa hanno affrontato questo processo con coraggio, pazienza e forza d’animo devoto. Possa Dio benedire quanti sono stati dalla parte delle suore di Madre Teresa in questi mesi con preghiere e incoraggiamento».