L'India ha vietato l'esportazione del Remdesivir attraverso una nota ufficiale del Ministero della Salute: "Ondata di contagi, situazione complicata"
L’India ha ufficialmente stoppato l’export del farmaco Remdesivir, adoperato in determinate situazione per curare i pazienti malati di Covid-19. L’annuncio è stato dato dal Ministero della Salute, il quale ha parlato di un aumento esponenziale dei casi di positività nelle ultime settimane e di un conseguente incremento della domanda per quanto concerne l’antivirale. “C’è la possibilità che il numero delle richieste per l’utilizzo del farmaco aumenti ancora nei prossimi giorni – recita il comunicato diffuso a mezzo stampa –. Pertanto, la vendita all’estero è sospesa finché la situazione non migliora”.
D’altro canto, lo scenario connesso all’andamento epidemiologico all’interno dei confini nazionali è a dir poco drammatico: in tal senso, purtroppo, è sufficiente citare i dati raccolti dalla Johns Hopkins University e riferiti alle ultime 24 ore per comprendere appieno la gravità di questo quadro, nel quale si sono registrati 152.879 nuovi casi in un giorno e oltre ottocento vittime. Numeri impietosi, che portano a 170mila il totale dei decessi nel Paese dall’avvento della pandemia.
INDIA STOPPA EXPORT REMDESIVIR: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Le difficoltà sanitarie con cui si sta trovando a convivere, suo malgrado, l’India erano già emerse con prepotenza nelle scorse ore, quando era circolata la notizia di un possibile blocco delle esportazioni per ciò che concerne i vaccini, come richiesto da alcune forze politiche presenti all’interno dello Stato e come ipotizzato da fonti della capitale. Nel frattempo, è giunto il perentorio divieto alle esportazioni di Remdesivir, farmaco prodotto dal laboratorio a stelle e strisce Gilead non soltanto in India, bensì anche in Egitto e in Pakistan. Come riporta l’Agi (Agenzia giornalistica italiana), nel territorio indiano sono prodotti mensilmente 3,88 milioni di dosi, mediante il coinvolgimento di sette aziende locali. Somministrato all’ex presidente USA Donald Trump in occasione della sua positività al Coronavirus, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tale medicinale avrebbe un effetto quasi nullo sui malati Covid e non ne impedirebbe la mortalità.