Val Seriana, industrie aperte durante contagio
: in corso gli accertamenti del caso per aprire un’eventuale indagine su quanto accaduto nel Bergamasco e nel Bresciano nel periodo che va dall’8 al 23 marzo 2020, i giorni più caldi dell’emergenza coronavirus. Come riportano i colleghi de La Stampa, le aziende di quella zona hanno continuato a lavorare a pieno ritmo, nonostante gli appelli di medici e scienziati per il chiudere tutto e subito. Solo il 23 marzo, come dicevamo, il Governo ha deciso di chiudere tutto. La marcia indietro dei sindacati Cgil Cisl e Uil Lombardia è stata registrata undici giorni prima, il 12 marzo, con la campagna “Prima la salute”. Ed i dati spaventano: circa 500 mila lavoratori attivi nelle due province, tra le più colpite della Lombardia di tutta Italia. Il quotidiano evidenzia che in questi giorni gli inquirenti cercheranno di capire se ci siano state delle responsabilità dietro quella «follia», che ha contribuito all’espandersi del contagio nella Val Seriana…
VAL SERIANA, INDUSTRIE APERTE DURANTE CONTAGIO: LE PAROLE DI BONOMETTI
Un’indagine che si andrebbe ad aggiungere a quella in corso sulla mancata zona rossa di Nembro e Alzano, una vicenda assai delicata che chiama in causa anche Confindustria. Marco Bonometti, numero uno di Confindustria Lombardia, ha spiegato ai microfoni de La Stampa: «Ammesso e non concesso che noi industriali abbiamo fatto pressioni per tenere aperte le aziende, al dunque siamo rimasti impotenti davanti alle scelte della politica». Poi sull’incontro con Attilio Fontana, datato 11 marzo 2020, per chiedere di lasciare aperte le aziende: «Ci incontrammo per un protocollo d’intesa per permettere alle aziende che potevano continuare senza mensa, con le distanze, con le protezioni e con lo smart working di farlo. Abbiamo sempre salvaguardato le attività essenziali, dal settore alimentare al farmaceutico. Senza la Dalmine sarebbero finite le bombole d’ossigeno». Bonometti ha poi messo in evidenza che sono rimaste aperte, oltre quelle dei beni primari, tutte quelle aziende che potevano rispettare le regole di sicurezza.