James e Myka Stauffer, coppia di influencer statunitensi, settimana avevano “rimandato indietro” il figlio adottato tre anni fa, un bambino autistico, come si fa con un pacco indesiderato o un acquisto non conforme: la notizia ha turbato moltissime persone e ora gli Stauffer stanno iniziando a perdere i primi sponsor, come riferisce Il Messaggero. Sono tante le aziende, alcune delle quali famosissime a livello mondiale, che dopo il clamoroso annuncio di Myka Stauffer hanno deciso di sospendere i contratti di sponsorizzazione con i due influencer, nel timore di ricavarne pubblicità negativa.
La scorsa settimana Myka Stauffer e suo marito James, che hanno anche quattro figli biologici, avevano diffuso un video in cui annunciavano di voler rimandare indietro Huxley, il bambino cinese di quattro anni che la coppia aveva adottato tre anni fa, dal momento che il figlio adottivo è autistico e, come hanno francamente ammesso i due influencer, coniugi e genitori adottivi, “aveva troppe esigenze particolari, a cui non riusciamo a far fronte, di cui non eravamo a conoscenza e di cui nessuno ci aveva parlato” (e se fosse successo con uno dei figli naturali?).
Myka Stauffer, per ironia della sorte influencer famosa su Instagram e YouTube per i consigli su vita familiare e maternità, aveva ammesso di sentirsi “una madre fallita al 500%“, ma questo non ha evitato una netta condanna per il loro rifiuto del figlio “non conforme”, che porta ora conseguenza anche economiche per gli Stauffer.
INFLUENCER RIFIUTANO FIGLIO ADOTTIVO AUTISTICO
La buona notizia è che il piccolo Huxley ha già trovato una nuova famiglia, ma essere abbandonato da una famiglia dopo ben tre anni è certamente traumatico per un bambino, a maggior ragione se affetto da autismo. James e Myka Stauffer, ai quali per di più non sarebbero di certo mancate le possibilità economiche di dare ad Huxley la migliore assistenza possibile, ora iniziano a subire i contraccolpi della loro decisione.
Il primo brand che ha deciso di interrompere un contratto di sponsorizzazione è stato Fabletics, l’azienda di abbigliamento sportivo fondata da Kate Hudson. Mattel, la casa produttrice di Barbie, ha chiarito invece di non avere alcuna collaborazione in essere con gli Stauffer (con cui aveva lavorato in passato) “e non abbiamo intenzione di avviarne un’altra in futuro”.
La lista delle aziende che si sono smarcate dalla coppia di influencer è ormai davvero lunga: da Playtex Baby, azienda che produce biberon e altri accessori per neonati, a Sauve, un’azienda di proprietà di Unilever che produce articoli per l’igiene personale e tante aziende molto note negli Stati Uniti, come Big Lots, Kiwi Botanicals, Danimals, Kynd Community, Chili’s e O-Cedar, che hanno tutte spiegato di aver avuto in passato dei contratti di sponsorizzazione con gli Stauffer, ma di non voler riallacciare alcun rapporto commerciale.