Mentre il virus influenzale resta ancora al centro del suo periodo di picco stagionale, il quel di Napoli – e precisamente nella cornice dell’Auditorium di Damor Farmaceutici – si è tenuto l’evento scientifico ‘La nuova strategia terapeutica per contrastare le sequele dell’influenza‘: un’occasione che si è rivelata particolarmente importante per fare il punto sull’andamento del virus nel corso di questo inverno e ragionare sulle novità terapeutiche; mentre tra i relatori – moderati dal professor Bruno Trimarco, cardiologo Emerico della Federico II di Napoli – ci sono stati l’assessore comunale alla Salute Enzo Santagada, il responsabile delle politiche farmacologiche campano Ugo Trama, i professori Mauro Maniscalco e Dario Leosco – rispettivamente direttore della pneumologia riabilitativa a Telese e presidente della SIGG – ed il dottore e direttore della riabilitazione di Codogno Francesco Tursi.
Durante l’evento napoletano in un primo momento sono stati presentanti i dati relativi all’andamento dell’influenza, notando come – secondo il Sistema di Sorveglianza Influnet – nel corso dell’attuale stagione più di 6,5 milioni di italiani (sempre in maggioranza anziani e bambini) hanno contratti il virus: l’incidenza maggiore si è registrata tra Lombardia, Friuli, Emilia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia e Sardegna; mentre ad oggi risulta un tasso di ospedalizzazione per le complicazioni – che includono bronchiti, polmoniti, miocarditi ed encefaliti – supera i 200 casi ogni 100mila pazienti anziani.
Le novità terapeutiche sul trattamento dell’influenza: gli effetti di L-arginina e vitamina C liposomiale
Complessivamente, sul tema della prevenzione e della lotta all’influenza, durante l’evento napoletano si è ricordato che il vaccino attualmente in uso risulta essere il metodo più efficace per evitare le complicazioni, accompagnato – soprattutto per gli anziani e i pazienti oncologici – dall’igiene, il distanziamento e una sana alimentazione equilibrata: secondo l’assessore Santagada – infatti – il virus influenzale “rappresenta un’emergenza stagionale particolarmente critica” per alcune categorie di pazienti, rendendo “fondamentale (..) la gestione tempestiva dei sintomi” per evitare le complicazioni.
Centrale nel simposio napoletano anche un ampio ragionamento sul talvolta ignorato aspetto della gestione della stanchezza e della cosiddetta ‘astenia’ (la debolezza e la perdita di tono muscolare) legate alle fasi più acute dell’influenza: ragionando sulle novità terapeutiche, il dottor Tursi ha esposto un interessante studio che vede nell’accoppiata tra “l’amminoacido L-arginina che supporta il sistema immunitario” e la vitamina C liposomiale (prodotta in Italia dalla stessa Damor con il nome di ‘bioarginina’) un efficace metodo per “il recupero dallo stato di astenia post-influenzale, soprattutto nei soggetti più vulnerabili“.
Tesi ribattuta poco dopo anche dal professor Maniscalco attualmente impegnato in uno studio sulla combinazione L-arginina e vitamina C liposomiale incentrato sui pazienti con la BPCO (sigla della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, in grado di rendere critica l’influenza) che avrebbe dimostrato – almeno in una prima fase preliminare e con dosi pari a tre ed un grammo – “una risposta più efficace dell’organismo nei periodi di maggiore vulnerabilità“.