Si aggrava il bilancio delle tragiche inondazioni in Grecia, sull’isola di Eubea, registrate nel week-end. Sarebbero infatti almeno due (e non “solo” uno) i dispersi in seguito al passaggio della tempesta Thalia e all’acqua che ha intrappolato decine di cittadini nelle proprie abitazioni. Come rivela “La Repubblica”, tra le sette vittime riscontrate sino a questo momento, oltre al bambino di otto mesi caduto dalla culla di cui riferivamo in precedenza (i cui genitori sono turisti, hanno riferito le autorità elleniche), ci sarebbero anche un uomo di 86 anni e una donna di 85 residenti a Politika, un 74enne e una 73enne di Bourtzi e un uomo di Ampithea, la cui età non è stata meglio precisata. Molti abitanti si sono rifugiati, in preda al panico, sui balconi o sui tetti delle loro case per evitare di essere raggiunti dai fiumi d’acqua che scorrevano impetuosi lungo le strade sottostanti, arrivando a toccare quota 1,5 metri di altezza.
INONDAZIONI IN GRECIA: INFERNO SULL’ISOLA DI EUBEA
Sono ore di dramma e di profonda angoscia quelle che sta attraversando la Grecia, travolta dalle inondazioni figlie delle piogge torrenziali che hanno flagellato l’isola di Eubea nel fine settimana appena andato in archivio, causando, stando a quanto riferito dai vigili del fuoco locali, 7 vittime e un disperso. A scatenare l’inferno è stata la tempesta Thalia, che ha sorpreso i cittadini ellenici nel cuore della notte, mentre dormivano, privandoli così della possibilità di individuare una via di fuga per mettersi in salvo. Stando a quanto riferito da fonti locali e riprese dall’Huffington Post, l’area più colpita è quella della città di Politika, sulla costa ovest dell’isola, dove a perdere la vita è stato anche un bambino di soli otto mesi, tragicamente caduto dalla culla in cui stava riposando.
INONDAZIONI IN GRECIA: CADUTI 350 MILLIMETRI DI PIOGGIA IN 6 ORE
Nikos Jardalias, viceministro con delega alla Protezione Civile della Grecia, ha effettuato nelle scorse ore un sopralluogo nelle zone più danneggiate dalle inondazioni, rispedendo al mittente le accuse piovutegli (è il caso di dirlo) da più parti per non avere attivato un protocollo emergenziale e di evacuazione, malgrado le previsioni meteorologiche avessero sottolineato il carattere particolarmente aggressivo dei rovesci che di lì a poco si sarebbero abbattuti sull’isola. “Non avevamo una previsione corretta, avremmo agito diversamente”, ha dichiarato Jardalias, che ha rimarcato come fossero preventivati 63 millimetri di pioggia in 24 ore e non i 350 caduti in sole 6 ore. Il bilancio dei soccorso parla di 97 persone tratte in salvo con l’ausilio degli elicotteri o, in altri casi, di scialuppe di salvataggio. Il livello dell’acqua, tra l’altro, ha superato il metro e mezzo d’altezza, intrappolando di fatto numerosi cittadini all’interno delle proprie abitazioni e spazzando letteralmente via le auto lasciate in sosta a bordo strada. Si parla di 3mila case e aziende allagate.