Volevano dimostrare la loro vicinanza alla squadra in vista di Juventus-Inter, nonostante l’emergenza coronavirus. Era cominciata da poco, ma incuranti dei rischi che avrebbero potuto correre si sono presentati ad Appiano Gentile. Ci riferiamo a circa 400 tifosi dell’Inter che si sono radunati al centro sportivo Suning alla vigilia del match di Torino, l’ultimo disputato prima del lockdown. Non hanno dato alcun preavviso, per di più hanno agito violando il decreto sul contenimento dell’emergenza epidemiologica, creando un assembramento. Si sono ammassati gli uni agli altri senza rispettare il distanziamento interpersonale, accendendo anzi molti fumogeni. La vicenda è stata ricostruita da Il Giorno. Nei giorni successivi 49 persone sono state identificate. Si tratta per lo più di residenti in provincia di Milano o in province limitrofe, due dei quali sono stati trovati in possesso di fumogeni, mentre altri due avevano un Daspo in atto. I 49 sostenitori dell’Inter sono stati quindi denunciati.
INTER, ASSEMBRAMENTO TIFOSI: 49 DENUNCIATI
La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Como, dopo aver condotto una valutazione approfondite delle condotte di questi tifosi, e tenendo conto anche dei precedenti specifici, ha emesso sei provvedimenti Daspo nei confronti di altrettanti soggetti, mentre altri quattro sono ancora in fase istruttoria. La vicenda fece già discutere all’epoca dei fatti, visto che era appena cominciata l’emergenza coronavirus. Non avevano neppure indossato i dispositivi di protezione individuale per proteggersi dal contagio. Si preoccuparono invece di urlare cori offensivi e alcuni addirittura discriminatori. Poi al passaggio del pullman dell’Inter con i giocatori a bordo accesero molti fumogeni. Subito sono scattate le indagini degli investigatori che, attraverso anche l’analisi dei video, hanno identificato le 49 persone cominciando ad emettere i primi provvedimenti. Da ulteriori verifiche è emerso che alcuni erano già noti alle forze dell’ordine, quindi sono scattati nuovi provvedimenti. I tifosi in questione, dai 25 ai 44 anni, hanno già ricevuto la notifica a casa.