L'Inter batte il Barcellona e vola in finale di Champions: epica notte nerazzurra tra cuore e tifo da leggenda. La vera finale è stata questa.
Solo Omero avrebbe potuto descrivere con le giuste parole il ritorno, oramai abitudinario, dell’Inter di Inzaghi alla finale di Champions.
Nella mia mente il ricordo che più si avvicina all’accaduto è la vittoria italiana sulla Germania al Mondiale 1970. Uguale nel risultato ma con meno suspense, il Messico era lontano.
Il Barcellona ritorna a casa con le pive nel sacco ma conscio di aver dato il massimo, purtroppo il cuore degli interisti, devo ammetterlo, è stato più forte della loro tecnica. Questi ultimi cinque anni sono da ricordare come il periodo dell’epopea nerazzurra. Si poteva vincere di più? Può darsi, ma tutti ricorderanno le imprese della Beneamata, il resto saranno dimenticabili incidenti di percorso.
Il mondo sportivo non dimenticherà il colorarsi di nerazzurro, i colori della notte e del cielo, della volta celeste sullo stadio Meazza, tutto si è fermato quando, dopo il pareggio di Acerbi, si è capito che l’impresa era a portata di mano.
È stata una vittoria dell’intero stadio. I tifosi hanno incitato la squadra da prima dell’incontro fino a mezz’ora dopo il termine. È stata veramente l’apoteosi del calcio e del tifo, una lezione di comportamento da spiegare ai bambini a scuola.
Ora ci sarà una cosiddetta finale a Monaco. Non conterà nulla, la vera finale è stata Inter/Barcellona. I catalani ne sono usciti sconfitti però con la certezza che il prossimo futuro è per loro. Per il momento debbono però scansarsi, l’Inter è travolgente anche per loro!