In questi giorni il gruppo bancario Intesa Sanpaolo – e precisamente la sua divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese – è riuscito a perfezionare un finanziamento da 30 milioni di euro a sostegno del business di ICAM spa con il supporto anche del fondo Garanzia Futuro di SACE: l’obiettivo è quello di sostenere l’azienda nei mercati internazionali per combattere l’aumento dei costi delle materie prime aumentando la competitività estera delle eccellenze del Made in Italy anche grazie – obbiettivo da tempo centrale per Intesa Sanpaolo, finito anche al centro di un accordo specifico per l’Agribusiness stipulato con il MASEF – a nuove pratiche agricole più rispettose dell’ambiente e dei lavoratori.
La scelta di Intesa Sanpaolo – non a caso – è ricaduta in questo contesto su ICAM spa, operativa da più di 80 anni nel settore del cioccolato e dei semilavorati del cacao che si basa su di uno stretto rapporto di fiducia tra la famiglia fondatrice – gli Agostoni – e i produttori di cacao africani e latini: ad oggi l’azienda è operativa – oltre che ovviamente in Italia – anche negli USA, nel Regno Unito, in Francia, in Uganda e in Perù (questi ultimi in qualità di mercati d’approvvigionamento) e continua a perseguire l’obiettivo di lavorare direttamente con le comunità agricole locali al fine di sostenerne – al contempo – anche lo sviluppo socioeconomico.
Cattozzi (Intesa Sanapolo): “Da sempre siamo al fianco delle realtà agroalimentari che rispettano l’ambiente”
“Il contesto macroeconomico e lo scenario di mercato in cui operiamo – spiega non a caso l’AD di ICAM spa Adelio Crippa – presentano notevoli complessità” che hanno comunque permesso alla sua azienda di “chiudere l’anno 2024 con un fatturato in grande crescita che supera i 300 milioni di euro” dei quali addirittura il 60% è stato realizzato “all’estero“: il finanziamento da parte di Intesa Sanpaolo – continua – “rappresenta un passo fondamentale per garantire la continuità e la qualità del nostro approvvigionamento di materie prime” contribuendo ad una produzione che sia soprattutto “sostenibile” ed anche “d’eccellenza“; permettendo ad ICAM di “affrontare con maggiore solidità le sfide del mercato globale” sostenendo con ancor più vigore “i coltivatori e le comunità dei paesi d’origine del cacao“.
Dal conto suo – invece – il responsabili Agribusiness di Intesa Sanpaolo Massimiliano Cattozzi ha posto l’accento sul fatto che “i progetti di crescita di ICAM” sono del tutto analoghi a quelli del gruppo bancario che da sempre con la Divisione guidata da Barrese, che citavamo prima, lavora “nel rispetto delle filiere di approvvigionamento e dell’ambiente” tenendo a portafogli “172 filiere agroalimentari di cui 30 sostenibili” coinvolgendo “oltre 8.800 fornitori e quasi 22.000 dipendenti, con un giro d’affari di circa 23 miliardi di euro“; il tutto con investimenti che nel solo settore agroalimentare nel 2024 sono arrivati a valere più di “1,9 miliardi di euro“.
Infine, parlando per conto di SACE il Relationship Manager lombardo Matteo Ficchì ha ricordato che i fondi messi a disposizione assieme a Intesa Sanpaolo servono ad “accompagnare [ICAM spa] nel suo percorso di sviluppo attraverso Garanzia Futuro“: l’azienda – infatti – è cresciuta esponenzialmente “grazie a investimenti strategici a livello internazionale” che ora saranno resi ancor più semplici – oltre che “sostenibili e resilienti” – grazie al supporto da 30 milioni.