Invalidi, in vigore dal 5 marzo gli aumenti dei risarcimenti per le inabilità causate da incidenti stradali e malasanità, superiori al 10%. Il quotidiano ItaliaOggi ha pubblicato i dati della tabella unica nazionale TUN, che superano quelli del Tribunale di Milano sulle cifre erogate, specialmente per chi ha ottenuto il riconoscimento delle invalidità più basse e più alte, cioè tra il 10 ed il 36% e tra l’82 ed 100%, che sono gli intervalli con maggiore incidenza. Mentre nella fascia media gli importi tendono a diminuire leggermente. Questi range di riferimento comprendono per il 75% dei casi soggetti danneggiati dalla sanità, mentre il 93% è rappresentato dalle lesioni permanenti risarcite dalle Rc auto.
L’obiettivo della nuova norma unificata, introdotta dopo 20 anni di attesa è quello di stabilire risarcimenti equi in base ai parametri che quantificano il livello dei danni, sia biologici che morali in modo uniforme in tutta Italia e prevede di garantire maggiori diritti e benefici sia per quanto riguarda le vittime che per le compagnie assicurative. Precedentemente infatti valevano le indicazioni dei singoli Tribunali, che rendevano il sistema omogeneo e soggetto a disparità di trattamenti.
Risarcimenti invalidi da incidenti stradali e malasanità, la nuova tabella unica dei parametri
Risarcimenti invalidi, con la nuova tabella unica, in vigore dallo scorso 5 marzo, che stabilisce l’entità del danno sia fisico che morale a livello uniforme in tutto il territorio nazionale, gli importi saranno ora calcolati in base ai criteri di legge. Questo vale per tutti i sinistri avvenuti in seguito alla data di pubblicazione del decreto e per le lesioni permanenti di bassa, media ed alta entità provocate sia dagli incidenti stradali che coinvolgono le compagnie assicurative che per quelle causate dalla malasanità.
Il sistema è composto da un punteggio che viene valutato sulla base dei vari parametri di danni a livello biologico, poi integrato con l’altra tabella di punteggi legati al danno morale e all’età del soggetto al quale viene riconosciuta l’invalidità. Ad esempio, come riporta ItaliaOggi, in una persona di 35 anni, invalida al 50% con un medio danno morale, il punto base che è di 947,3 euro andrà moltiplicato per i 50 punti del danno biologico ed incrementato con il coefficiente del danno morale. Una volta applicata la riduzione dell’età, il totale dell’importo sarà di quasi 427 mila euro.