In Piemonte ormai da tempo si assiste ad una vera e propria invasione di lupi. L’ultimo avvistamento è stato registrato la scorsa settimana in provincia di Biella come segnalato dal presidente dell’Atc (ambito territoriale caccia) Guido Dellarovere postando sui social alcune immagini che a suo dire ritrarrebbero proprio gli animali finiti nel mirino. Solo in Piemonte, come scrive PrimaBiella.it, il numero dei lupi si aggirerebbe sui 450 esemplari e l’ampia presenza in varie zone del Nord Italia farebbe pensare che in alcune aree delle Alpi sia stato raggiunto un livello soddisfacente di conservazione della specie al punto da considerare la possibilità di introdurre adeguate misure di contenimento.
Questo porterebbe intanto ad una maggiore tutela dei lavoratori ma anche del turismo dal momento che l’aumento delle notizie di attacchi o avvistamenti nei pressi dei luoghi abitati inevitabilmente scoraggia anche i frequentatori più coraggiosi delle vallate.
INVASIONE DI LUPI IN PIEMONTE: INCONTRO CON LE REGIONI DEL NORD
Di questa possibilità si è discusso proprio nel corso di un incontro voluto dal vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, ed al quale hanno preso parte gli assessori competenti di tutte le Regioni dell’arco alpino (Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia). Lo scopo primario è quello di impostare un lavoro comune volto ad affrontare il tema delicato della convivenza tra uomo e lupo alla luce della crescita degli esemplari negli ultimi anni. Carosso ha commentato: “Solo in Piemonte si contano oltre 450 esemplari di questa specie, laddove in tutta la Francia il loro numero è di circa 550. È evidente come una presenza così importante, con il susseguirsi di assalti agli animali e di avvicinamenti ai centri abitati, necessiti di un cambiamento di politica, di trovare delle regole diverse da quelle attuali, perché insieme alla biodiversità, che deve essere preservata, si riescano a tutelare anche le categorie socio-economiche”. L’intento è quello di dare vita ad un tavolo politico guidato dal Piemonte al fine di formulare un documento da sottoporre all’attenzione del ministero dell’Ambiente.