L’annuncio giunto oggi e relativo all’arresto di “17 spie addestrate dalla Cia” apre ad una nuova ondata di tensioni tra Iran e Usa, ammesso che si siano mai placate in questi ultimi mesi. Le autorità iraniane hanno anche già annunciato, interpellate da Farsnews, che alcuni degli arrestati – che non avrebbero legami tra loro in quanto agirebbero in maniera indipendente in base ai ruoli loro affidati dalla Cia – sarebbero già stati condannati a morte, mentre altri saranno destinati a scontare delle pene molto severe. L’accusa dell’Iran è di aver spiato centri sensibili nel Paese e stando a quanto reso noto dall’agenzia di stampa vicina ai Pasdaran, i 17 arresti eseguiti rappresentano il secondo colpo dell’intelligence iraniana alla Central intelligence agency statunitense. Un funzionario, in conferenza stampa ha chiarito che la notizia degli arresti ha a che fare con rapporti del ministero dell’intelligence del 18 giugno, relativi alla scoperta e allo smantellamento di una rete di cyber-spionaggio. Ormai le tensioni tra Iran e Usa hanno raggiunto livelli altissimi e dopo l’annuncio di oggi si attende una replica degli Stati Uniti che non dovrebbe tardare. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“SMANTELLATA RETE CIA”
L’Iran ha annunciato nelle passate ore di aver catturato ed arrestato 17 spie Usa, addestrate dalla Cia, l’agenzia di intelligence statunitense. La notizia, come spiega Corriere.it, è stata resa dal direttore del dipartimento di controspionaggio del ministero dell’Intelligence nell’ambito di una conferenza stampa. Le autorità di Teheran hanno inoltre annunciato che avrebbero provveduto a smantellare definitivamente la rete della Cia, anche con l’emissione delle prime condanne a morte a carico di spie addestrate dagli 007 americani. “Alcuni sono stati condannati a morte e altri a lunghe pene detentive”, ha spiegato il capo del controspionaggio alla stampa locale. All’agenzia di stampa ufficiale Irna è intervenuto anche un funzionario della sicurezza interna che ha aggiunto: “Le spie che abbiamo identificato lavoravano come appaltatori o consulenti in centri sensibili nonché in settori privati associati a questi centri”. Secondo lo stesso, le spie Usa erano impiegate principalmente in “centri vitali del settore privato” ma anche in ambito nucleare, militare ed economico, “dove hanno avuto la possibilità di raccogliere informazioni top secret”. Le 17 spie avrebbero agito in modo separato senza dunque un legame tra loro poichè ciascuna avrebbe avuto un compito ben preciso assegnatole dalla Cia.
IRAN “ARRESTATE 17 SPIE DELLA CIA”, DA USA SILENZIO
Gli Usa non avrebbero ancora commentato l’annuncio dell’arresto delle 17 spie addestrate dalla Cia ma a dimostrazione della veridicità della notizia, spiega Corriere.it, la tv di Stato avrebbe fatto vedere le immagini degli agenti catturati. Lo scorso giugno l’Iran aveva annunciato l’identificazione di un gruppo di 290 agenti della Cia attivi nel mondo mettendo in guardia alcuni governi con i quali intercorrono degli scambi di comunicazione. L’annuncio di oggi giunge a distanza di tre mesi dall’inizio delle tensioni con l’Occidente che si sono intensificate sempre di più soprattutto dopo l’inasprimento delle sanzioni americane dello scorso maggio. Sanzioni che Teheran ha sempre aspramente criticato. “Le misure degli Usa contro l’Iran sono terrorismo economico. Puro e semplice. Non c’è alcuna ambiguità su questo. Cercate la parola terrorismo. Il terrorismo è l’utilizzo illegale della violenza e dell’intimidazione, specialmente contro i civili, per perseguire scopi politici. Ecco la definizione di terrorismo di Google”, ha commentato il ministro degli Esteri iraniano durante il vertice dei Paesi non allineati a Caracas, in Venezuela.