La rottura con Bradley Cooper è stato uno degli argomenti più dibattuti dai tabloid e sui social network, ma Irina Shayk non ha ancora proferito parola. Si è vociferato di un libro-verità in rampa di lancio, con tanto di dichiarazioni scottanti e sassolini tolti dalla scarpa, ma non ci sono ancora conferme in tal senso. Nel frattempo la supermodella russa è arrivata a Milano, essendo una delle grandi protagoniste della celebre fashion week: donna immagine di Intimissimi, le sfilate per i brand più importanti al mondo e, da poco, volto della nuova campagna di Falconeri. Intervistata da Repubblica, la 33enne ha spiegato: «Anche dopo tanti anni che faccio questo lavoro essere presente alla settimana della moda è molto importante. A parte la città che amo tantissimo e il ristorante Nobu di Milano che è uno dei più belli del mondo, potrò rivedere finalmente i miei amici: modelli, stilisti… Su tutti, Donatella Versace. Oltre a essere una mia cara amica è una donna forte, capace di essere una business woman e una madre eccezionale».
IRINA SHAYK, LA SUPERMODELLA RUSSA
Il suo sogno da bambina era quello di fare l’insegnante di letteratura o la giornalista, ma a 19 anni la sua vita è cambiata totalmente: dopo aver studiato pianoforte per sette anni, Irina Shayk è stata ingaggiata da un’agenzia di modelle. Il trasferimento a Parigi e l’inizio di un nuovo capitolo: «Si può dire che ero già abbastanza grande, oggi ci sono ragazze che iniziano a sfilare a 14 anni. Io ho avuto il tempo di andare al college». Prosegue la russa ai microfoni di Repubblica: «Certo, all’inizio non è stato semplice: venivo da un paesino sperduto nel mezzo del nulla circondato da laghi e montagne e non conoscevo la lingua». Un percorso tutt’altro che facile, ma che le è servito per crescere: «Meglio guadagnarselo con la fatica».
“NOI DONNE, TALMENTE FORTI DA POTER RAGGIUNGERE OGNI OBIETTIVO”
La famiglia rappresenta molto per Irina Shayk, anche se dopo la morte del padre non sono mancate le difficoltà: mancato quando la supermodella era ancora adolescente, è stata sua madre a provvedere al resto del nucleo familiare. «Grazie alla mia famiglia, composta da donne di grande carattere, ho capito che siamo talmente forti e potenti che possiamo raggiungere qualsiasi obiettivo nella nostra vita». E un punto di riferimento è diventata la nonna paterna: «E’ stata il mio modello, la persona che ho ammirato di più al mondo. Ha avuto una vita difficile, aveva perso tutta la famiglia all’inizio della Seconda guerra mondiale e a 19 anni si arruolò volontaria per combattere». Una vita travagliata, come racconta la Shayk: «Dopo la guerra perse il marito e un figlio eppure era sempre positiva, altruista, forte, oltre che la donna più bella che abbia mai visto. Quando è morta quattro anni fa ho deciso che se avessi avuto una figlia l’avrei chiamata come lei».