Isabella Ricci, figlia spirituale di Padre Pio, ha raccontato il miracolo da lui ricevuto in giovane età. L’ha fatto a “Di buon mattino”, su Tv 2000, partendo dal giorno del suo incidente, causato da un autobus messosi in moto mentre lei stava salendo a bordo: “Mi causò lo stiramento della colonna vertebrale, la fuoriuscita di quattro ernie, il loro strozzamento e la paralisi. Fui portata al traumatologico alla ‘Garbatella‘, mi diagnosticarono una paralisi inoperabile alla gamba sinistra, mentre il nervo sciatico si era ritirato di 7 centimetri, dunque una delle due gambe era più corta dell’altra. Il mio destino, tra dolori pazzeschi, era quello di stare chiusa in un busto di ferro strettissimo e poi in sedia a rotelle”.
A 25 anni, Isabella Ricci era una sposa giovane, madre di un bimbo di 4 anni e con un lavoro appagante, ma quel dramma avrebbe potuto compromettere per sempre il suo destino. Un giorno accadde qualcosa: “Ero a casa nel letto e a mia madre chiesi di prendermi una cosa nel cassetto. Lei trovò il santino di Padre Pio, che mi aveva portato lei stessa da San Giovanni Rotondo. Me lo diede, ma io la rimproverai e andai su tutte le furie, buttando sul letto quell’immagine. Dopo un po’ mi addormentai, in quanto mi avevano fatto la morfina per placare il dolore. Tuttavia, mi risvegliai perché non respiravo bene e sentivo un profumo fortissimo di fiori d’arancio…”.
ISABELLA RICCI: “PADRE PIO MI HA GUARITO”
A quel punto, Isabella Ricci chiamò sua mamma e le chiese cosa stesse facendo con i fiori d’arancio, dato che era settembre: “Mi guardava preoccupata, aprì tutte le finestre e telefonò al medico, che le disse che probabilmente si trattava di uno degli effetti della morfina. A un certo punto, mentre pensavo a questo profumo, sentii le dita del piede della gamba sinistra, fino a quel momento priva di sensibilità, che si muovevano. Poi, provai a muovere il piede e notai che si muoveva. Dissi a mia mamma di volermi alzare, ma lei mi urlò che era impegnata. Da sola mi feci forza e mi misi seduta sul bordo del letto: poi, mi sollevai e notai che le due gambe erano lunghe uguali. Riuscivo di nuovo a camminare”.
Il giorno seguente, l’ortopedico visitò Isabella Ricci e le fece le lastre: “Io e mio marito aspettammo il responso e il dottore si mise le mani in testa. Non riusciva proprio a capire cosa fosse accaduto. Allora, mio marito decise di raccontargli di Padre Pio e del santino. Così, andò alla sua scrivania, scrisse e mi diede un foglio sui cui riportò che il mio caso era clinicamente inspiegabile”.