L’Italia si conferma il primo produttore mondiale di vini con 50.27 milioni di ettolitri prodotti. A certificarlo è stato un rapporto pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), e che vede appunto il nostro Paese saldamente al primo posto, anche se il primato mondiale di fatturato appartiene ancora alla Francia. A livello italiano la regione leader nella produzione di vini si conferma il Veneto, ma Lombardia, Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana si confermano in forte crescita.
“Aumentare il valore riconosciuto alle produzioni made in Italy è fondamentale perché, oggi coi costi crescenti dell’energia e degli imballaggi, costa più la bottiglia che il contenuto. Non possiamo più permettere di essere primi al mondo per volumi senza esserlo anche per valore”, sono le parole del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli riportate da Gazzettadelsud.it, spiegando comunque che per raggiungere l’obiettivo e superare definitivamente la Francia “Servono ricerca e innovazione e va migliorata la comunicazione del vino italiano”.
ITALIA PRIMA NELLA PRODUZIONE DEI VINI: IL COMMENTO DI FRESCOBALDI
Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione italiana vini (Uiv), gli fa eco: “Siamo al primo posto al mondo ma è una medaglia di legno quella produttiva. Un primato che non ci basta, vorrei che non si svalorizzasse tutto quello che abbiamo prodotto”. In seconda posizione mondiale per vini prodotti troviamo la Spagna, Paese che vanta una tradizione millenaria nel campo dell’enologia, in particolare nelle pianure della Mancha, a sud di Madrid, ma anche la Rioja sotto i Paesi Baschi, e il Priorato e il Penedès, a sud di Barcellona.
Gradino più basso del podio per la Francia, Paese di vini di alta gamma e che, come detto sopra, è il primo al mondo in quanto a fatturato. Dal Pinot Nero allo Chardonnay, passando dal Cabernet, il Merlot e il Bordeaux, moltissimi i vini pregiati che ogni giorno appaiono sulle tavole anche degli italiani e dei ristoranti di maggior prestigio. A completare la top 5 troviamo gli Stati Uniti, al quarto posto e il produttore più giovane in assoluto, nonché la Cina, che un po’ a sorpresa ha appunto fatto il suo ingresso in questa speciale classifica.