Si parla di povertà in Italia stamane negli studi di Uno Mattina, programma in diretta su Rai Uno, alla luce dei numeri drammatici emersi nelle ultime settimane, leggasi 5,6 milioni di persone in povertà assoluta. Marcello Gualtieri, docente di economia del lavoro presso l’università di Torino, ha spiegato: “Il nostro Paese è su una strada di peggioramento di condizione di povertà assoluta. Nel 2005 le famiglie in condizione di povertà erano il 3,6 per cento, nel 2022 l’8,3 quindi un peggioramento radicale, ciò che è preoccupante è la tendenza ad aumentare questa fascia di popolazione in povertà assoluta”.
“Il secondo argomento – ha proseguito – è che questo aspetto della povertà assoluta è la conseguenza estrema del generale impoverimento del nostro Paese. A inizio 2000 il PIL pro-capite dell’Italia, la ricchezza di ogni cittadino era largamente al di sopra della media dell’Ue e ora siamo largamente al di sotto”. Marcello Gualtieri ha poi aggiunto, sempre sulla povertà in Italia, e cercando di dare qualche consiglio su come arginare questa emorragia: “Cosa possiamo fare concretamente contro la povertà? Cosa possono fare i singoli individui e a livello aggregato? Per i singoli individui devono istruirsi, come dice l’Istat è un’assicurazione contro la povertà l’istruzione”.
ITALIA E POVERTA’, SINCREDI: “DOBBIAMO AIUTARE I POVERI”
Marcello Gualtieri ha proseguito: “Dobbiamo garantire a tutti la possibilità di avere un’istruzione adeguata e bisogna capire che man mano che cresce il livello di istruzione si allontana la povertà quasi ad annullarsi nelle fasce più alte, e purtroppo è molto più alta nelle fasce più basse dell’istruzione”.
Massimiliano Signifredi della Comunità di Sant’Egidio, ospite anch’egli di Uno Mattina, ha chiosato dicendo: “Dobbiamo ascoltare, fermarsi, bussare alla porta del vicino di casa e poi offrirsi per aiutare i poveri, fare dei beni agli altri fa bene anche a noi stessi”. Massimiliano Ossini ha aggiunto: “Noi ce lo ricordiamo solo a Natale, durante il periodo delle vacanze, ma dobbiamo ricordarcelo tutto l’anno e fortunatamente c’è la comunità di Sant’Egidio”.