É arrivata la rottura tra Conte e Grillo, il M5s è nel caos più totale. Chi conosce bene il Movimento è Jacopo Iacoboni, giornalista de La Stampa, che ha analizzato così il momento pentastellato a Rainews24: «Impossibile immaginare un futuro di Conte nel M5s? Questo sarebbe vero con qualsiasi leader politico, ma Con Grillo le cose sono più complicate, perché c’è una componente di pancia, psicologica, in quello che fa che a me sembrava chiaro che in questi giorni la narrazione non era quella di Conte che minaccia di andarsene, come volevano fare credere Casalino e Il Fatto Quotidiano, ma l’interrogativo era: Grillo fino a che punto si sta innervosendo e fino a che punto può sboccare? C’era la tendenza a guardare l’ombelico di Conte, tralasciando che la reazione di Grillo avrebbe potuto essere devastante, com’è stata».
«Se pensi che questo post arriva dopo una notte di riflessione, si può capire quale sia la reazione di Grillo», ha messo in risalto Jacopo Iacoboni: «Grillo stava dicendo in giro che lui le cose le vuole fare votare sulla piattaforma deputata dalle regole del M5s, quella piattaforma nella logica di Grillo è Rousseau: così c’è scritto nelle regole. E, complici gli sconfinamenti egocentrici di Conte, si è ricreato un legame tra Conte e Casaleggio: oggi (ieri, ndr) lo ha rimesso al centro».
JACOPO IACOBONI: “”
Jacopo Iacoboni ha poi parlato delle possibili ripercussioni sul governo: «Il paradosso è che nello scontro tra Grillo e Conte, Grillo vuole assicurare la tenuta del M5s dentro il governo Draghi. C’è anche un buon rapporto tra loro. Poi c’è un altro punto, che riguarda dove può andare il M5s dilaniato in questo modo. Stiamo parlando di un Grillo indebolito, di una certa età, con mille problemi. Ma paradossalmente Grillo è molto più con Draghi di Conte». E, secondo il cronista, questo marasma nel Movimento ha portato a un riavvicinamento tra Grillo e Casaleggio: «Secondo me il post è molto duro nella sostanza, ma Conte non ha visto niente della durezza che può avere Grillo: ricordiamo come Grillo ha distrutto intere carriere di politici precedenti. A Conte ha fatto una critica dura, ma non l’ha sfondato dal punto di vista linguistico o della satira pesante».