Jerry Calà ospite di Mara Venier a Domenica In significa risate assicurate. Non solo per l’indubbia comicità dell’icona dell’Italia vacanziera degli anni Ottanta e Novanta, ma anche per quella complicità che è rimasta inalterata tra i due nonostante la fine di un amore che rappresenta per entrambi un ricordo da rinverdire di tanto in tanto con interviste e aneddoti che non mancano di suscitare ilarità. Senza dubbio è proprio questa la conferma del bene ancora presente tra Jerry Calà e Mara Venier, bravi a mettere da parte gli strascichi tipici della fine di ogni relazione (e il rancore di qualche tradimento) e a far vincere l’affetto e la stima reciproca. Un esempio di quanto detto? La frattura del piede da parte di Mara Venier che ha sortito il commento ironico, ma affettuoso di Jerry: “Rimani comunque la più in gamba”…
Jerry Calà ospite a Domenica In
Ma di cosa si parlerà tra Jerry Calà e Mara Venier a Domenica In di oggi? L’attore di Sapore di mare, in collegamento da Verona, sfrutterà certamente la vetrina di Rai Uno per presentare la sua nuova hit dell’estate “Un metro indietro”. Ogni riferimento al metro di distanziamento sociale da coronavirus non sembra casuale. Intervistato qualche giorno fa a proposito della pandemia da Quotidiano.net, Jerry Calà si è soffermato a parlare degli operai che dovranno restare in fabbrica ad agosto per recuperare le settimane di lavoro andate in fumo durante il lockdown: “Cioè: gli operai prima li chiudi in casa, poi li richiudi in fabbrica a quaranta gradi all’ombra? Come minimo dovrebbero avere le piscine fuori dallo stabilimento, con i gruppi musicali che suonano le loro canzoni preferite, il mojito gratis e le fiammelline antizanzare. Ecco, così forse si potrebbe fare, l’agosto in fabbrica. Beh, non sono un esperto di economia, ma conosco un po’ la gente, la sua voglia – e il suo bisogno – di gioia. Non è che per quattro mesi siamo stati in vacanza: abbiamo vissuto tutti quanti una tragedia, una tragedia non ancora finita. Ci sarebbe bisogno di tirare il fiato, di un attimo di svago”.
Jerry Calà: “Lockdwon? Mi sono mancati gli applausi”
Jerry Calà ha parlato anche delle cose che gli sono mancate di più durante la quarantena: “Il lavoro, andare ogni weekend in ogni parte d’Italia, la gente, gli applausi, le risate. I miei musicisti, i tecnici. Fanno parte di quel grande esercito di lavoratori dello spettacolo meno visibili, e più preziosi. Io lavoro da cinquant’anni, posso permettermi due mesi di stop. Ma per loro non è così semplice”. Dal cinema, secondo Calà, potrebbe arrivare una ventata d’ottimismo: “Se è vero che nel dopoguerra il nostro cinema ha creato la migliore commedia all’italiana, anche dopo questa tragedia forse sapremo sorridere. In fondo la base di ogni commedia è l’equivoco: e quale strumento migliore per gli equivoci, i qui pro quo, le rivelazioni, della mascherina? Dietro la mascherina ci puoi trovare la moglie, l’amante o…Conchita Wurst!”. La fantasia di Jerry Calà, insomma, sembra essersi messa già in moto: a Mara Venier l’arduo compito di arginarla in puntata!