Jhoanna Nataly Quintanilla uccisa a Milano: continua il giallo del corpo della 40enne, secondo il compagno reo confesso, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, gettato lungo la strada che porta a Cassano d’Adda. Il cadavere non è stato ancora ritrovato e gli inquirenti ritengono traballante il racconto dell’uomo: non si esclude che si tratti di un ennesimo depistaggio – dopo l’iniziale resoconto di un improbabile allontanamento volontario – per impedire il ritrovamento e, di conseguenza, l’accertamento delle reali cause della morte. Rivas ha infatti dichiarato agli investigatori che la compagna sarebbe deceduta nel contesto di un gioco erotico finito male e di essersi sbarazzato del corpo per paura.
Una versione che vacilla da giorni, davanti alla quale gli inquirenti cercano un riscontro o una smentita decisivi proprio attraverso le ricerche del cadavere: l’autopsia, ammesso che le condizioni di conservazione lo consentano, potrebbe restituire risposte dirimenti sulla dinamica. Ed è ancora mistero, a tal proposito, su un borsone individuato pochi giorni fa nei pressi del fiume Adda: apparentemente compatibile con quello che si vede nel video che ha inchiodato Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, è attualmente al vaglio di chi indaga per capire se sia davvero lo stesso con cui, secondo l’accusa, il 48enne avrebbe trasportato la donna ormai senza vita (e forse depezzata) nel luogo dell’occultamento.
Jhoanna Nataly Quintanilla, continuano le ricerche del corpo
Le ricerche del corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla proseguono ad ampio raggio e ora si attende l’esame sul borsone per restringere eventualmente il cerchio. Il compagno avrebbe fornito una versione volta a ricostruire lo scenario di un omicidio preterintenzionale, cioè quando la morte subentra in modo non voluto. Gli si contestano però l’omicidio volontario e l’occultamento di cadavere alla luce degli elementi finora acquisiti in sede investigativa.
Su tutti, le menzogne dette in tv e agli investigatori prima della scoperta del video in cui lo si vede uscire di casa a notte fonda, il giorno della scomparsa della donna, trasportando proprio una grossa borsa che poi avrebbe posizionato in macchina. Per chi indaga, sarebbe quello il momento che segue al delitto.