Joe Bastianich ha commentato i dazi USA definendoli una scelta sicuramente egoistica, ma altrettanto comprensibile per tutelare gli interessi americani
Presente – com’è semplice immaginare – al Vinitaly 2025, il noto imprenditore vitivinicolo e volto televisivo Joe Bastianich si è lanciato in una riflessione sui dazi USA ai microfoni di Cook (il quotidiano dedicato al food del Corriere dalla Sera), criticando per certi versi la scelta di Donald Trump e lodandola per altri dato che si tratta di una chiara mossa politica che guarda soprattutto agli interessi del ‘popolino’ americano che – precisa lo stesso Joe Bastianich – sono ben distanti da quelli dei grandi imprenditore di “New York, Los Angeles e Miami”.
Dal conto suo, la primissima cosa che ci tiene a mettere in chiaro Joe Bastianich è che l’opzione dazi è certamente “una scelta egoista” da parte di Trump, ma al contempo anche “molto ambiziosa” dato che il debito statunitense “esiste dal 1913” ed abbatterlo durante il suo mandato presidenziale, per il tycoon significherebbe “entrare nella storia“; il tutto peraltro facendo fede alle promesse fatte a quel “60% del popolo” che ha deciso di votarlo e che in larghissima parte non capisce per quale ragione gli USA debbano accollarsi i costi “di ogni guerra del mondo”.
Joe Bastianich: “Anche se i prezzi aumenteranno, gli americani continueranno ad acquistare cibi e vini italiani”
Insomma, la scelta di imporre i dazi secondo Joe Bastianich va letta nell’ottica di quella promessa di “rendere l’America grande di nuovo”, con una scelta che “nessuno ha mai avuto la potenza politica e l’egoismo di fare”, dimostrando chiaramente che “non ha paura delle decisioni impopolari”; mentre sul fatto che possa o meno funzionare per abbattere il debito statunitense – naturalmente – Joe Bastianich non è in grado di fare previsioni e sarà solamente la storia a dirlo.
In ogni caso, secondo Joe Bastianich pur restando innegabile che gli effetti dei dazi si faranno sentire in particolar modo anche “sul mondo del cibo e del vino” che il Bel Paese esporta negli States, è altrettanto vero che “l’americano (..) continuerà a mangiare cibo italiano e a bere vino italiano” con quest’ultimo che da oltre vent’anni resta “il più importato” negli USA; concludendo con la certezza che dopo le prime turbolenze “tutto tornerà ad essere okay”.