Nella stessa notte, due lutti di cui non avremo mai voluto sentir parlare, E’ la strage del coronavirus che in questi ultimi giorni sta decimando gli Stati Uniti, un altro dei tanti paesi che aveva sottovalutato l’emergenza, permettendo alla pestilenza di diffondersi. Tra le vittime, la comunità artistica sta pagando un alto prezzo. Anche qui si tratta di persone di una certa età, anziani, ma non solo, le più fragili e quelle più abbandonate dai sistemi sanitari, si è visto qui in Italia le centinaia di morti nelle case di riposo. Questa notte sono morti il produttore e regista teatrale Hal Wilner che aveva lavorato tra i tanti con Lou Reed, Laurie Anderson, Marianne Faithfull (anche lei ricoverata in questi giorni), Tom Waits e poi produzioni dedicate alla musica di Nino Rota per i film di Fellini. Aveva solo 64 anni.
VINCITORE DI DUE PREMI GRAMMY
Insieme a lui è morto anche il cantautore John Prine, 73 anni che era sopravvissuto a due operazioni per tumore e non è riuscito a sopravvivere al coronavirus. Leggenda della musica d’autore americana, era anche stato premiato con due premi Grammy. Nato a Chicago il 10 ottobre 1946, fu arruolato nell’esercito degli Stati Uniti nel 1966, di stanza in Germania durante la guerra del Vietnam, prima di tornare a casa per dedicarsi alla musica. E’ stato paragonato addirittura a Bob Dylan, che del resto ha sempre definito Prine uno dei suoi cantautori preferiti. Vinse il suo primo Grammy Award nel 1991, Best Contemporary Folk Album, per “The Missing Years”. Nel 2005 il secondo Grammy nella stessa categoria per “Fair and Square”. Nel dicembre 2019, la Recording Academy lo ha premiato con un premio alla carriera. L’ultimo album pubblicato da John Prine, “The Tree of Forgiveness” risale all’aprile 2018. Negli anni 90 Prine ebbe anche l’occasione di esibirsi in Italia.