JUVENTUS FUORI DALLA CHAMPIONS LEAGUE? LO SCENARIO
La Juventus fuori dalla Champions League? Uno scenario del tutto possibile dopo le due sconfitte, pesantissime, che i bianconeri hanno subito da Atalanta (0-4 casalingo) e Fiorentina (3-0 al Franchi), che fanno il paio con le deludenti eliminazioni da Coppa Italia e Champions League per mano di Empoli e Psv Eindhoven, non certo corazzate. La Juventus aveva vinto cinque partite consecutive in campionato, e si era tornati a parlare di scudetto: arrivata a -6 dall’Inter e con la possibilità di agganciare l’Atalanta, la squadra è crollata ed è stata sorpassata dal Bologna. Tradotto: a meno che siano confermate le cinque rappresentanti – a oggi difficile – la Juventus sarà fuori dalla prossima Champions League, e peraltro si deve guardare dal ritorno delle rivali in chiave Europa e Conference League.
Per questo motivo, come riferisce il Corriere dello Sport, John Elkann – numero uno di Exor che gestisce il club – ha convocato l’AD Maurizio Scanavino e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli: bisogna iniziare a pianificare il futuro e il messaggio sembra chiaro, senza Champions League bisognerà prepararsi a chiudere i rubinetti e fare parecchi sacrifici in sede di calciomercato, e non solo. In più, aggiungiamo, ballano le posizioni di dirigenza e staff: gli ultimi spifferi da fonti molto vicine alla Continassa riferiscono che dopo il tracollo di Firenze Thiago Motta fosse stato esonerato, ma poi si è spinto per la conferma e questo dice come non sia solo l’allenatore a rischiare, ma forse e probabilmente lo stesso Giuntoli, che lo ha scelto in estate ma che adesso sarebbe con l’italo-brasiliano ai minimi storici in termini di rapporti.
JUVENTUS, LA CHAMPIONS LEAGUE CAMBIEREBBE QUALCOSA?
A oggi immaginare una Juventus fuori dalla Champions League non è difficile, classifica e trend alla mano. Thiago Motta si gioca la panchina contro il Genoa? Lo scopriremo, da qualche ora circola la notizia secondo cui Igor Tudor, già vice di Andrea Pirlo ma vagliato anche come allenatore “capo”, abbia dato il benestare a traghettare i bianconeri sino a giugno, quando la scelta potrebbe vertere su Roberto Mancini con il quale, sempre secondo le indiscrezioni, Giuntoli avrebbe già più di un contatto e forse anche una bozza di accordo sul tavolo, con lo jesino che, libero da impegni a differenza di altre figure (Stefano Pioli, Antonio Conte, lo stesso Zinedine Zidane e forse Gian Piero Gasperini, seguito dalla Roma), sarebbe d’accordo nel guidare la squadra (e magari anche dal post-Genoa se le cose dovessero andare male).
Intanto, la qualificazione in Champions League cambierebbe qualcosa in casa Juventus? Thiago Motta potrebbe comunque salutare: se si guarda al passato, va ricordato che Maurizio Sarri fu esonerato dopo aver vinto lo scudetto e a Pirlo non bastarono Coppa Italia e Supercoppa, Thiago Motta chiuderà una stagione senza titoli e il quarto posto sarebbe un obiettivo più che minimo. In più, il rapporto con lo spogliatoio sarebbe degradato rapidamente e, al netto di capire davvero cosa sia accaduto, questo potrebbe essere un segnale di come l’allenatore italo-brasiliano non sia ancora troppo “di polso” per gestire determinate situazioni, tra presunzione o altro. Alla Juventus, lo si dice sempre, c’è poco tempo per aspettare: da fuori si potrebbe anche dire che è giusto che il progetto abbia il proprio sviluppo – era vero con Sarri e Pirlo, a maggior ragione con Thiago Motta – ma presumibilmente le scelte che si faranno saranno altre.
JUVENTUS, SENZA CHAMPIONS LEAGUE SARÀ RIVOLUZIONE
Passando invece alle notizie di calciomercato, una Juventus senza Champions League sarà inevitabilmente costretta alla rivoluzione. Se c’era una mezza idea di confermare il prestito di Randal Kolo Muani (cinque gol nelle prime tre partite, poi a secco per le altre otto contando tutte le competizioni), farlo sarebbe praticamente impossibile, ma sarebbe decisamente complicato anche riscattare Francisco Conceiçao (pareva cosa fatta) e Pierre Kalulu, che certamente sono stati tra i più positivi di una stagione iniziata bene e poi frantumatasi quasi all’improvviso. Sempre guardando alla rosa attuale della Juventus, potrebbero partire i pezzi pregiati: quasi scontato Dusan Vlahovic, probabilmente Kenan Yildiz che ha parecchio mercato, forse anche Andrea Cambiaso.
Per il quale, ricordiamo, il Manchester City era pronto al grande investimento a gennaio, e che è appetito; a lasciare la Juventus però potrebbero essere anche Federico Gatti, che sarebbe richiesto dal Napoli, e Weston McKennie: quest’ultimo sta ultimamente rappresentando una sorta di “riassunto” della gestione Thiago Motta, che ha deciso di metterlo al centro del progetto non togliendolo mai dal campo e facendogli fare terzino, trequartista e a volte anche il centravanti tattico, con la conseguenza di spremerlo ai massimi livelli e dargli poche certezze. Nel frattempo bisognerebbe poi parlare della stagione ampiamente negativa di Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners, di giocatori fuori ruolo e di tanto altro; dal vertice di Elkann con Scanavino e Giuntoli potrebbe uscire una Juventus molto diversa…