Bufera su Kamala Harris. La donna, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, è finita nel mirino del suo staff, che, secondo quanto riferito dal portale “Politico.com”, è letteralmente infuriato e stanco del difficile clima che si respira sul posto di lavoro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso risale alla scorsa settimana, quanto Harris ha deciso di recarsi in visita presso il confine con il Messico; infatti, per molti giorni i suoi collaboratori si sono telefonati e messaggiati vicendevolmente per avere una valutazione d’insieme sulle conseguenze che un simile viaggio avrebbe potuto causare a livello politico.
Lo staff di Kamala Harris starebbe affrontando questa esperienza con il morale a terra, una comunicazione scadente e una scarsa fiducia tra collaboratori e gli alti funzionari, con chiaro riferimento a Tina Flournoy, capo del personale della Harris, un veterano della politica democratica che ha iniziato a lavorare per lei all’inizio di quest’anno. In una serie di interviste, 22 persone (membri dello staff ed ex) hanno descritto un’atmosfera tesa e a volte cupa in ufficio, con Flournoy che avrebbe contribuito a dare vita a un ambiente nel quale qualsiasi idea viene ignorata o accolta con duri rifiuti e in cui gli eventuali risultati negativi vengono scaricati per intero addosso ai collaboratori.
KAMALA HARRIS, STAFF IN RIVOLTA: “TRATTATI COME M*RDE”
C’è dell’altro, però. Sì, perché è emerso anche che questo tipo di comportamento nei confronti dello staff partirebbe dall’alto, dunque dalla stessa Kamala Harris, con alcuni membri che hanno dichiarato a Politico.com: “Non è un ambiente sano e la gente spesso si sente maltrattata. Non è un posto dove le persone si sentono sostenute, ma in cui le persone si sentono trattate come m*rde”. A soli sei mesi dall’avvio dell’avventura vicepresidenziale, alcuni dei lavoratori alle dipendenze della donna stanno già esaminando altre opportunità di lavoro e, addirittura, qualcuno ha già lasciato.
Infatti, negli ultimi giorni, due collaboratori di punta, Karly Satkowiak e Gabrielle DeFranceschi, si sono licenziati, nonostante abbiano ufficialmente asserito che si tratta di partenze pianificate da tempo, ma per chi conosce i protagonisti di questa vicenda, le cose sarebbero andate in maniera nettamente diversa e meno pacifica di quanto descritto. Inoltre, un terzo assistente della Harris che ha lavorato nel suo team digitale, Rajan Kaur, ha abbandonato lo staff dopo aver scelto di non trasferirsi a Washington da Brooklyn.