La famiglia reale inglese ha da sempre suscitato grande curiosità. L’aura di regalità e mistero, in effetti, fanno sì che siano tantissime le domande in merito ai membri di spicco della Corona.
Tra questi, Kate Middleton è certamente una delle protagoniste indiscusse del panorama reale non solo britannico, ma internazionale.
Il suo nome completo è Catherine Elizabeth Middleton ed è la moglie del principe William, duca di Cambridge. Oggi Principessa del Galles, è diventata nel tempo un simbolo di grazia, impegno e modernità all’interno della monarchia britannica. Nata il 9 gennaio 1982 a Reading, nel Berkshire, ha incontrato il principe William tra le aule dell’Università di St. Andrews, in Scozia, dove un’amicizia iniziale si è trasformata in una delle storie d’amore più seguite del XXI secolo.
Il loro matrimonio reale, celebrato nel 2011 nell’Abbazia di Westminster, ha incantato il mondo intero, segnando una nuova era per la famiglia reale. Mamma devota di tre figli, George, Charlotte e Louis, Kate ha saputo combinare il ruolo istituzionale con una sensibilità autentica verso cause come la salute mentale, l’infanzia e l’istruzione.
Come sappiamo, lo scorso anno, la duchessa ha dovuto affrontare un tumore che l’ha molto provata. Tempo fa, la principessa aveva annunciato che il cancro era in remissione. Tuttavia, remissione non vorrebbe dire che non vi sia rischio di recidiva. E nelle ultime ore, un esperto ha spiegato come sia importante ora, per la principessa, essere particolarmente cauta nel proprio stile di vita.
Kate Middleton e le nuove ombre sulla salute: l’esperto chiarisce alcuni importanti dettagli sul rischio di recidiva
Mentre Kate Middleton e il Principe William stanno pianificando un viaggio per celebrare il loro anniversario di nozze, l’attenzione pubblica continua a essere puntata sulle condizioni di salute della Principessa del Galles. Dopo l’annuncio del tumore in remissione, Kate dovrà affrontare una serie di step per un completo recupero della salute.

A ricordare che la battaglia non è del tutto conclusa è Massimo Di Maio, presidente eletto dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che ha recentemente condiviso con Adnkronos Salute, alcune riflessioni sulle fasi successive alla remissione. Secondo l’oncologo, la chemioterapia effettuata da Kate è stata di tipo precauzionale, finalizzata a ridurre il rischio di una recidiva.
Tuttavia, ha sottolineato che il desiderio, comprensibile, di tornare alla vita di prima deve essere accompagnato da una consapevolezza: gli effetti collaterali delle terapie e il possibile impatto degli interventi chirurgici non possono essere trascurati.
Il ritorno agli impegni pubblici, alla vita sociale e familiare, va calibrato attentamente. Di Maio ha spiegato che sarà fondamentale sottoporsi a controlli regolari, inizialmente più ravvicinati, anche due volte l’anno, e poi progressivamente più distanziati, in base alla risposta del corpo e al tipo di tumore. Anche superati i cinque anni, ha aggiunto, sarà necessario valutare caso per caso, se interrompere il follow-up oppure proseguirlo.