A 101 anni è morta Katherine Johnson, donna famosa per aver portato l’uomo sulla Luna grazie alla matematica. Il suo amore per i numeri fu dunque messo a servizio dell’uomo. I suoi calcoli permisero alla Nasa di riuscire a trovare successi incredibili, da donna di grandissima personalità e intelligenza nella gestione delle sue emozioni. Era nata in Virginia il 26 agosto del 1918. Da vera bambina prodigio all’età di 10 anni era già al liceo, mentre a 15 iniziò il college. A 18 anni invece era già laureata in matematica. Passò grande parte della sua giovinezza a insegnare, diventando membro della NACA, poi NASA, alla giovane età di 34 anni. Era considerata un “computer umano” al servizio di un team di donne afro americane. Il suo compito principale all’inizio era quello di calcolare le traiettorie dei voli. Nel tempo le cose sarebbero cambiate molto con l’avvento del computer, all’epoca però era molto importante avere una mente brillante in grado di fare calcoli e di procedere allo studio in maniera analitica.
Katherine Johnson è morta a 101 anni: il suo più grande merito
Il più grande merito di Katherine Johnson, morta a 101 anni, è quello di aver messo la sua grande passione, i numeri, al servizio dell’umanità. Il suo grande punto di svolta si smosse negli anni sessanta quando ci fu la decisione da parte degli Stati Uniti di mandare il primo uomo sulla Luna. La donna iniziò a lavorare con Alan Sheperd e poi con John Glenn. Neil Armstrong fu il primo americano ad attraccare sulla Luna il 20 luglio del 1969 con la missione Apollo 11 riuscendo a sfruttare i calcoli della Johnson. Grazie a matematica e geometria riuscì a mandare l’uomo alla scoperta di alcune zone considerate sconosciute e sulle quali c’erano molti punti interrogativi. Sicuramente il mondo perde una grandissima donna che fin troppo spesso è stata poco valorizzata dai mass media.