Sono parole forti quelle rilasciate da Hans Henri P. Kluge, direttore regionale di Oms Europa, circa il futuro del covid. Intervistato dai microfoni dell’Agenzia Ansa ha spiegato: ″È troppo tardi per prevenire una quarta ondata in Europa – le sue dichiarazioni riportate dal sito dell’Huffington Post – abbiamo perso questa opportunità. Ci sono molte lezioni da imparare, ma l’unico insegnamento da trarre deve essere che non possiamo affrontare questa pandemia e qualsiasi emergenza sanitaria futura da soli”.
Commentando la situazione sanitaria nei Balcani e la “Roadmap per la salute nei Balcani occidentali (2021 – 2025)”, documento attraverso cui i Paesi coinvolti avvieranno delle azioni per migliorare i rispettivi sistemi sanitari attraverso cooperazione e solidarietà, ha aggiunto: “La Roadmap dei Balcani occidentali per la salute e il benessere mira a colmare i divari sanitari tra i Balcani occidentali e l’Unione europea. Come direttore regionale – ha aggiunto – sosterrò pienamente questa regione per aumentare l’aspettativa di vita e l’alfabetizzazione sanitaria, diminuire la mortalità infantile e materna, espandere l’accesso alla copertura sanitaria universale e formare gli operatori sanitari, usando la salute per migliorare la stabilità e garantire la prosperità alla gente della regione”.
KLUGE E IL COVID: “TROPPO TARDI PER PREVENIRE QUARTA ONDATA”
Kluge ha sottolineato quanto sia importante collaborare a livello locale, regionale, nazionale e globale: “In primo luogo è necessaria la volontà politica, perché senza di essa, nessuna scienza potrà prevenire la prossima grande emergenza sanitaria”. Per poi aggiungere: “In questo momento tutti i nostri sforzi devono essere concentrati per ridurre la trasmissione. Dobbiamo aumentare la diffusione del vaccino, non solo per salvare vite, ma per evitare che i nostri sistemi sanitari cedano sotto la pressione della pandemia”.
Quindi Kluge ha spiegato che il covid è destinato a non andarsene in breve tempo, se non addirittura mai: “Il Covid è qui per rimanere e probabilmente diventerà un virus endemico, proprio come l’influenza stagionale. In questo scenario, alle popolazioni vulnerabili verrà offerto un vaccino covid ogni anno, in vista dell’inverno. Le aziende farmaceutiche sono pronte ad adattare i vaccini attuali alle nuove varianti, se necessario, ed è davvero un miracolo della scienza moderna che possano rapidamente modificare i vaccini e iniziare a produrre vaccini aggiornati”.