A Uno Mattina si parla del caro benzina e dell’aumento della corrente che va ad influire sul pieno delle vetture con motore termico e nel contempo delle auto elettriche. In collegamento vi era Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che ha spiegato: “Benzina e diesel? Questa forbice deriva dal fatto che sono due prodotti diversi, c’è molto domanda di benzina dagli USA, meno esportazioni dalla Russia, ma noi in Europa usiamo più gasolio e poi c’è la diversa tassazione visto che il gasolio utilizzato per fini commerciali ha una quotazione più bassa. Il rischio che aumentino ancora il prezzo c’è visto che la benzina deriva dal petrolio, l’oro nero, che è tornato sopra i 90 dollari dopo che era stato a 75 a dicembre, si sta riflettendo ciò che è successo in Medio Oriente, fortunatamente l’Iran non è stato in grado di fare danni seri al petrolio”.
Ma come c’è un grande divario fra prezzi benzina in Ue? “La prima ragione sono le tasse – dice Tabarelli – noi abbiamo un’alta tassazione perchè abbiamo il debito pubblico più alto d’Europa che va finanziato, la tassazione sulla benzina è la principale fonte d’entrata sulla spesa pubblica, noi siamo purtroppo al primo posto”.
TABARELLI: “ECCO CHE COSA DERIVA L’OSCILLAZIONE DEI PREZZI”
Ma le oscillazioni invece da cosa derivano? “Dal prezzo della materia prima, le oscillazioni delle borse che scontano la paura di una interruzione del flusso del petrolio, è da 45 anni che abbiamo paura di una crisi del Medioriente, in questi giorni i prezzi dobbiamo stabilizzarsi forse addirittura ridursi, ma dobbiamo fare tutti il self service”.
Sugli aumenti del prezzo dell’elettricità, quindi interessanti direttamente le auto elettriche: “In Italia solo l’1 per cento del parco auto è elettrico, conviene ricarica a casa per chi ha la fortuna di avere una villetta con il tetto dei pannelli fotovoltaici e rimanere a casa lavorando perchè si ricarica con il sole, sulle autostrade costa di più, ci sono infrastrutture costose su cui si è investito e bisogna recuperare dall’investimento”.