La forma dell’acqua
è “un’opera dalla portata estetica e morale davvero esemplare che rinnova le affinità tra l’uomo e il mondo marino“. Marzia Gandolfi premia la pellicola con quattro stellette sulle cinque messe a disposizione da MyMovies: “È sufficiente osservare l’arte contemporanea per convincersi degli effetti suscitati dalle trasformazioni della vita acquatica sull’ecosistema e di conseguenza sulla vita degli uomini“. Il film ha riscosso grandissima attenzione da parte dei media e anche del pubblico cosa che gli ha permesso di diventare un piccolo cult moderno. La forma dell’acqua va in onda stasera su Rai 3, clicca qui per il video del trailer. Potremo seguire il film in diretta streaming su RaiPlay, cliccando direttamente qui.
Una profonda dolcezza celata nella trama
Per quanto dalla trama de La forma dell’acqua si potrebbe immaginare un film crudo e fantastico, ed in parte lo è, ‘La forma dell’acqua’ ha una profonda dolcezza celata nel profondo di una trama che scorre su binari emotivi patologici molto simili ad un certo cinema di David Cronenberg. Guillermo del Toro non ha mai negato che si è ispirato al personaggio de ‘Il mostro della laguna nera’, confezionando un lungometraggio intenso e drammatico che ha portato alla vittoria di ben tre Oscar e tanto amaro in bocca viste le tredici nomination. Nel cast troviamo anche la straordinaria Octavia Spencer che interpreta Zelda Delilah Fuller. Nel 2012 la donna ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista grazie al film The Help.
Regia di Guillermo del Toro
La forma dell’acqua
va in onda oggi, 1 ottobre 2020, su Rai 3 a partire dalle ore 21,20. Produttore esecutivo, sceneggiatore, regista del film Guillermo Del Toro che ha fortemente voluto portare sul grande schermo questo soggetto da lui scritto ed ha avuto ampiamente ragione. Guillermo del Toro è messicano, ma ha avuto porte spalancate nel cinema internazionale mettendo già nel 2001, quasi esordiente, un paletto con un film, ‘La spina del diavolo (El espinazo del diablo)’ che già denotava le sue tendenze, sospese tra l’horror e la storia, tra ambientazioni fantastiche e orrori sociali. Il successo di questo film ambientato durante la Guerra Civile Spagnola sarà bissato nel 2006 con l’ottimo ‘Il labirinto del fauno (El laberinto del fauno)’, co-produzione messicana e spagnola ambientata ora nel dopo Guerra Civile durante la dittatura franchista.
Suo è anche quel personaggio tanto simpatico quanto inquietante che è Hellboy per il quale ha diretto la doppietta ‘Hellboy’ e ‘Hellboy: The Golden Army (Hellboy II: The Golden Army)’, un regista capace che ha leggermente fallito negli intenti quando gli venne concessa la regia della saga ‘Lo hobbit’, sostituito in corsa da Peter Jackson forse già nel mood ‘Tolkienn’ per avere diretto la saga ‘Il Signore degli anelli’. Nel cast de ‘la forma dell’acqua’ troviamo protagonista l’ottima attrice londinese Sally Hawkins, voluta fortemente da Woody Allen nel 2013 per il suo film ‘Blue Jasmine’, attrice che già in passato si era fatta apprezzare per film come ‘La felicità porta fortuna – Happy Go Lucky (Happy-Go-Lucky)’ con il quale ha vinto l’Orso d’Argento del cinema tedesco. Di egual valore anche il suo partner maschile, Michael Shannon, americano interprete di pellicole come ‘Kangaroo Jack – Prendi i soldi e salta (Kangaroo Jack)’ oppure ‘Let’s Go to Prison – Un principiante in prigione (Let’s Go to Prison)’ un attore votato al cinema soprattutto indipendente o di stampo underground.
La forma dell’acqua, la trama del film
Diamo uno sguardo alla trama de La forma dell’acqua. Elisa Esposito è una donna dolcissima affetta da mutismo, lavora come inserviente all’interno di una base militare nella quale si eseguono esperimenti alla ricerca del soldato perfetto, vive con Giles, un co-inquilino Gay ed ha una sola amica, Zelda, una collega afro-americana. Elisa non ha troppi scrupoli esistenziali, si accontenta di ciò che ha anche se, logicamente, vorrebbe di più ma si pone in condizioni implicite di inferiorità. La sua vita cambia il giorno nel quale, dopo una spedizione nel cuore dell’Amazzonia, viene portato al centro un uomo anfibio, un essere completamente umano ma in grado di respirare sott’acqua, il perfetto esperimento per ampliare le potenzialità dell’uomo. Elisa e la creatura comunicano con il linguaggio dei segni che la donna insegna all’essere anfibio, la cui vita, come per Elisa, non facile, recluso come oggetto misterioso alla mercé degli esperimenti del crudele colonnello Strickland, ma, assieme, avranno le loro rivincite.