L'economista Robin J Brooks in un articolo analizza la possibilità di uscire dall'Eurozona, sostenendo che per la Germania sarebbe un beneficio

La Germania dovrebbe uscire dall’Euro e tornare alla valuta nazionale“, questa è la proposta avanzata dall’economista Robin J. Brooks, che in un recente articolo ha parlato dell’ipotesi di abbandonare l’eurozona, analizzando quali potrebbero essere le conseguenze per il futuro. Secondo la sua opinione, che solitamente è più vicina a quella dei partiti conservatori, l’adozione della moneta unica, che doveva unire le economie, in realtà le ha frazionate aumentando le divergenze.



Il risultato è che i paesi più ricchi del Nord Europa hanno pagato anche per i debiti di quelli più deboli, così come sta accadendo con gli aiuti all’Ucraina, finanziati in percentuali sempre più elevate da alcune nazioni che devono compensare le mancanze di chi non riesce a raggiungere le stesse cifre. Come sottolinea l’analista, a beneficiare di questo sistema poco equilibrato, sono soprattutto Spagna e Italia, che in caso di uscita della Germania dall’euro, potrebbero ulteriormente aumentare lo spazio per le manovre fiscali proponendo una patrimoniale che andrebbe a tassare le famiglie più ricche per ridurre il debito pubblico.



La sede della Banca centrale europea (Ansa)

Robin J Brooks: “Per la Germania la moneta unica è diventata una camicia di forza”

Se la Germania abbandonasse l’euro, tornando ad una valuta nazionale, secondo la tesi sostenuta dall’economista Robin J Brooks, potrebbe avere molti benefici senza però precludere la partecipazione ai progetti comuni europei, come quello della difesa già approvato. La decisione infatti, sarebbe una sorta di accordo di divorzio consensuale con la BCE, che anche se dovesse chiedere un “assegno di mantenimento” sarebbe sempre meglio di quelli che l’analista chiama “Trasferimenti illimitati a tempo indeterminato”, una situazione che ha provocato solo crisi ed instabilità.



Il fallimento della moneta unica europea sta nel fatto che, per alcuni paesi come la Germania, l’istituzione si è rivelata fin da subito disfunzionale per arrivare al momento attuale in cui risulta addirittura essere come una “Camicia di forza“, proprio perchè non permette spazi per manovre. Quella che non si è rivelata vincente come strategia, come sottolinea Brooks è la formula “uniti si vince” che ora sarebbe da invertire nonostante sia ancora il principale incoraggiamento proposto a chi si appresta ad entrare nell’Eurozona, come ad esempio la Bulgaria che sta affrontando il percorso tra manifestazioni e proteste di chi è contrario.