La nuova dirigenza della Juve è già al lavoro, si preparano alcune cessioni importanti per finanziare il prossimo mercato, subito 57 milioni in entrata
La Juve riparte dalle cessioni: entrano quasi 60 milioni, la nuova dirigenza vuole rifondare e tornare a vincere.
C’è un vento nuovo che soffia sulla Continassa. Non è ancora una rivoluzione, ma qualcosa di simile. La Juventus, dopo una stagione che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e molti punti interrogativi sul campo, ha deciso di cambiare marcia.
Lo ha fatto in silenzio, come nel suo stile, ma con una determinazione che lascia poco spazio ai dubbi: serve un nuovo progetto, più sostenibile, più concreto, soprattutto più efficace. E per costruirlo, la prima mossa non poteva che essere una: vendere chi non è considerato centrale.
Ecco chi vende la Juve
Mentre il mercato comincia appena a scaldarsi, la dirigenza bianconera porta avanti due operazioni in uscita che pesano. Due nomi importanti, due scelte che faranno discutere, ma che permetteranno di mettere fieno in cascina per dare vita a un progetto tecnico più funzionale. La prima offerta seria è arrivata dalla Turchia, precisamente dal Fenerbahçe, che ha messo sul tavolo 30 milioni di euro per assicurarsi Dusan Vlahovic.

Una proposta concreta, che la Juventus ha preso in seria considerazione e che ora sembra destinata a diventare qualcosa di più. Il serbo, tra infortuni e alti e bassi, non ha mai davvero convinto nell’ultima stagione, e la sensazione è che il club lo consideri sacrificabile pur di costruire un attacco diverso, più dinamico e forse anche più moderno.
Ma non è finita qui. Perché anche Nico González, arrivato solo un anno fa con molte aspettative, è già con la valigia in mano. Sull’argentino ci sono interessamenti concreti, soprattutto dalla Liga e dalla Premier, e la cifra di partenza si aggira intorno ai 27 milioni di euro. In totale, quindi, la Juventus potrebbe incassare circa 57 milioni già in queste prime settimane di mercato. Un segnale chiaro: la società vuole agire in fretta, senza aspettare le ultime ore di agosto.
Con questi soldi si aprono nuovi scenari. Non si tratta solo di liberare spazio salariale o di fare cassa, ma di ridisegnare un’idea di squadra che sia più coerente con le idee del nuovo allenatore, del direttore sportivo e di una piazza che non accetta più stagioni anonime. Perché sì, la Juve è reduce da un’annata in cui si è vista a tratti, spesso irriconoscibile, e senza una vera identità. Serve qualcosa di diverso. Non solo nomi nuovi, ma giocatori che davvero calzino su misura in un progetto tecnico e tattico rinnovato.
La ricostruzione, stavolta, sembra cominciata sul serio. E con quasi 60 milioni già in arrivo, la Vecchia Signora è pronta a scrivere un nuovo capitolo. Più concreto, più affamato, più Juventus.