L’Associazione Cilla, nata nel 1981 per supportare i malati e i loro accompagnatori costretti a spostarsi dalla propria residenza per trasferirsi in prossimità di luoghi di cura specializzati, non si limita a offrire un alloggio, ma attraverso l’opera degli oltre 100 volontari si propone di accogliere la persona in quanto tale per affermare che il suo valore è molto più grande della circostanza dolorosa che sta affrontando.
Sono decine di migliaia le persone costrette a spostarsi ogni anno per motivi di salute, affrontando enormi disagi: la necessità di trovare un alloggio, la totale estraneità dell’ambiente ospedaliero e cittadino, il non sapere dove andare per mangiare, come spostarsi, come rapportarsi con i medici curanti. L’opera di Cilla serve a condividere questo difficile cammino.
Nelle strutture in cui operano i volontari di Cilla gli ospiti possono stare insieme, prepararsi da mangiare, lavare e stirare la biancheria, possono, per quanto possibile, sentirsi a casa.
Oggi l’Associazione Cilla opera stabilmente all’interno di 18 Case di Accoglienza in 11 città italiane. Inoltre, piccoli gruppi di volontari, sono presenti in altre 5 città a supporto dei migranti sanitari che devono spostarsi per le cure verso centri ospedalieri specializzati. L’Associazione incontra e assiste in questo modo, ogni anno, circa 7.000 persone.
Nessuna delle sedi è nata da un progetto a tavolino, ma sempre da un incontro con qualcuno, da un’amicizia, da una richiesta d’aiuto non lasciata inascoltata.
All’origine di questa storia di amicizia c’è Maria Letizia Galeazzi, detta Cilla, una ragazzina di 15 anni che, grazie ad alcune compagne di scuola che la invitano a frequentare il movimento di Comunione e Liberazione, incontra la fede e, quasi per osmosi, inizia a cambiare le vite delle persone che le stanno accanto. Primo fra tutti il padre, Rino Galeazzi, medico di Asti, che vede la figlia pregare e ne resta impressionato: «Per me e mia moglie fu l’inizio di un fiume in piena che avrebbe travolto, di lì a breve, certezze, comodità, schemi sulla vita, sogni borghesi, restituendoci a noi stessi».
Pochi mesi più tardi, il 5 luglio 1976, la vita di Maria Letizia viene stroncata in un incidente stradale. I genitori, Rino ed Elsa, pur distrutti dal dolore, scelgono di raccogliere l’eredità della figlia e diventano vivi testimoni della sua esperienza di conversione fino a quando un nuovo “imprevisto” travolge la vita del medico. L’amica Grazia si ammala gravemente e una delle poche speranze di salvezza è quella di sottoporsi a un delicato intervento in una clinica di Parigi. Rino organizza una raccolta di fondi e accompagna personalmente l’amica in Francia, restandole accanto fino alla guarigione. L’uomo scopre, così, la sofferenza di chi è costretto a lasciare la propria casa e a spostarsi in Italia e all’estero per curarsi. Rientrato in Italia, con Grazia, il medico intuisce che il bisogno che avevano incontrato in quella circostanza dolorosa rappresentava una chiara provocazione per la loro amicizia. Quel grido non poteva restare senza risposta e la loro risposta è il seme da cui è nata l’associazione, che Rino ha intitolato alla figlia, la sua maestra, come lui stesso era solito definirla.
Da quel giorno del 1981, incontro dopo incontro, imprevisto dopo imprevisto l’Associazione Cilla è arrivata oggi al traguardo dei 40 anni di attività. Dal 1989, dopo la morte di Rino Galeazzi, a guidare l’organizzazione per 30 anni è stato Salvatore Albanese. Nel 2019 l’eredità viene raccolta da Luca Petrolo, eletto Presidente a seguito dell’improvvisa scomparsa di Salvatore Albanese.
L’incontro di oggi, venerdì 15 ottobre, alle ore 20.30, che si terrà in diretta streaming sul canale Youtube dell’Associazione Cilla, ripercorrerà le origini e i momenti peculiari che l’opera ha attraversato nei suoi 40 anni di attività, attraverso la voce dei protagonisti di ieri e di oggi e le testimonianze delle tante persone che sono state toccate dalla novità di questa storia.
L’incontro sarà moderato da Adriano Moraglio, giornalista, amico di Maria Letizia e autore del romanzo “Nella Casa di Cilla – dove accade l’imprevisto”, vedrà la partecipazione di: Luca Petrolo – Presidente dall’Associazione; Roberto Boscolo – Vicepresidente dell’Associazione; Maria Grazia Contu – amica di Rino Galeazzi; e prevede un contributo video di: Don Primo Soldi – Autore del libro “Cilla e il suo popolo” – e Carola Rainero – amica di Cilla.
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