Una trama densa di colpi di scena quella della Tosca che culminano nel III atto, che si apre con Mario Cavaradossi che chiede al suo carceriere di poter scrivere un’ultima lettera alla sua amata Tosca. Lei fa il suo ingresso nella cella, accompagnata da Spoletta, e quando restano soli gli confessa il suo crimine, mostrando a Cavaradossi il salvacondotto firmato da Scarpia prima di morire. Cavaradossi quindi deve solo cadere quando i soldati spareranno con i fucili caricati a salve: ma la messa in scena della finta fucilazione è l’ennesimo inganno di Scarpia. Quando viene sparato sul ponte di Castel Sant’Angelo cade a terra, morto. Tosca capisce che la fucilazione è vera, mentre Spoletta e i soldati accorrono per arrestarla. Ma lei sale sul parapetto del ponte per gettarsi nel vuoto, non prima di aver lanciato un’ultima maledizione a Scarpia. Interessante però la resa “cinematografica” del finale, con “l’assunzione” di Tosca. (agg. di Silvana Palazzo)
LA TOSCA, TRAMA OPERA: AMORE E INGANNI, MORTE DI CAVARADOSSI
E’ tutto un susseguirsi di colpi di scena, inganni e tradimenti la trama della Tosca di Puccini, andata oggi in scena per la Prima alla Scala. Emblematico dell’intera opera lirica è il ruolo della stessa protagonista, la Tosca innamorata del suo Cavaradossi, finito sul patibolo poiché colpevole d’aver coperto la fuga di un prigioniero politico. Quando il subdolo Scarpia lo trae in arresto, Tosca inorridita vede come unica possibilità di salvezza quella di concedersi al capo della polizia, che l’ha chiesta in cambio della sopravvivenza di Mario. Ma un cenno di Scarpia ad uno dei suoi scagnozzi costituisce l’inganno che precederà la sua, di morte. Tosca, convinta dalla firma di un salvacondotto per lei e Mario, è convinta che la fucilazione avverrà per finta: così non è. Cavaradossi è morto, ma anche Tosca non ha più motivo di restare in vita senza lui e per questo si getta dagli spalti del castello. (agg. di Dario D’Angelo)
TOSCA, LA TRAMA ISPIRATA AL DRAMMA DI SARDOU
La Tosca di Giacomo Puccini è una storia di amore e inganni. La trama dell’opera si ispira al dramma di Victorien Sardou, andato in scena per la prima volta nel 1887 a Parigi. Puccini la vide per la prima volta a Milano due anni dopo, allora chiese all’editore Giulio Ricordi di poter scrivere un’opera con questo tema. Sardou diede la sua autorizzazione, ma chiesa che fosse un altro compositore a musicarla, cioè Alberto Franchetti, che poco dopo rinunciò. Allora l’opera fu commissionata a Puccini, che cominciò a lavorarci nel 1896. Non mancano gli aneddoti: a causa di alcuni ritardatari, il direttore d’orchestra Leopoldo Mugnone interruppe l’esecuzione e ricominciò dall’inizio. La Tosca di Puccini fu molto criticata dalla stampa perché si allontanava dalle sue ultime fatiche. Ma il tempo fu galantuomo: nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo. (agg. di Silvana Palazzo)
TOSCA, LA TRAMA DELL’OPERA DI PUCCINI
Sono trascorsi 119 anni dalla prima rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini, ma ancora oggi è considerata una delle opere più attuali di tutti i tempi. E non solo per quanto riguarda il cast, guidato da Anna Netrebko, oppure per la trama dell’opera, quanto per la musica dello stesso Puccini. “Uno squarcio sul futuro di tutto quello che viene più di un secolo dopo”, ha detto il Direttore Riccardo Chailly, come riferisce l’Ansa, “la modernità del soggetto, la grandezza della musica di Puccini rende Tosca attualissima, credibilissima e affiancabile a realtà ahimè molto crude e dure della nostra società”. I telespettatori potranno seguire la messa in scena della Tosca grazie alla diretta di Rai 1 in occasione della Prima alla Scala, che si terrà oggi, sabato 7 dicembre 2019. Per quanto riguarda la trama, il compositore italiano ha deciso di ricavare la sua creazione dopo essere rimasto colpito dalla sua rappresentazione al Teatro dei Filodrammatici di Milano avvenuta nel 1889, con un libretto preparato da Luigi Illica. Quest’ultimo scelse di ridusse a tre anni i cinque originali del dramma omonimo realizzato da Victorien Sardou, così come diversi personaggi in secondo piano, per dare spazio ai tre protagonisti Cavaradossi, Tosca e Scarpia.
TOSCA, I COLPI DI SCENA DELL’OPERA
I colpi di scena non mancano nella Tosca di Giacomo Puccini ed ancora oggi è considerata una delle opere più drammatiche del repertorio del celebre compositore. Al centro di tutto Floria Tosca, coinvolta dal barone Scarpia per trovare il bonapartista Angelotti e amante di Cavaradossi, il Cavaliere con cui l’ex console organizzerà la propria fuga. Scarpia riuscirà a trarre in inganno la donna fingendo di un incontro furtivo fra il suo Mario e la Marchesa Attavanti, anzitempo dipinta in un quadro presente nella Basilica di Sant’Andrea della Valle. Nel secondo atto però Tosca si renderà conto che la propria gelosia è ingiustificata e raggiungerà Scarpia per ammonirlo, seguita da alcuni gendarmi che finiranno per arrestare Cavaradossi solo perchè impossibilitati a trovare Angelotti. Data la sua reticenza a parlare, Mario verrà torturato e Tosca costretta da Scarpia a sentire le sue urla, che la spingeranno a rivelare alla fine dove si trova l’ex console. L’inganno tuttavia non è ancora terminato: dopo aver annunciato la morte di Mario per decapitazione, Scarpia accetterà di concedergli la grazia solo se Tosca si concederà a lui. In realtà il barone intende comunque uccidere Cavaradossi fingendo una finta esecuzione, ma dopo aver firmato il salvacondotto, morirà per mano della donna, che riuscirà invece a fuggire. Mario tuttavia non sa di non essere destinato alla fucilazione e scriverà una struggente lettera alla sua amata, poco prima che Tosca riesca a raggiungerlo all’alba. Sicura che la fucilazione sia solo simulata e che le parole di Scarpia fossero sincere, la protagonista manda involontariamente l’uomo che ama davanti al plotone d’esecuzione. Disperata, si ucciderà a sua volta poco dopo il ritrovamento del corpo del barone da parte dei gendarmi.