Il turismo italiano ripartirà dagli agriturismi. Non ha dubbi Centinaio, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che ha parlato nel corso di un un convegno dal titolo “Agriturismo e multifunzionalità. Scenari e prospettive future del settore”. Il politico ha confermato l’importanza dell’ambito “La mission che dobbiamo avere è continuare su questa direzione, dare un’offerta diversa rispetto alle altre forme di accoglienza. L’agriturismo è unico, non si trova da nessuna parte. Il vero lusso oggi non è andare in un albergo a cinque stelle, ma fare un’esperienza che altri non hanno fatto. E quindi in Italia il nostro è turismo di lusso“.
L’evento, organizzato da Ismea presso ‘Firenze Fiera’, ha come obiettivo proprio quello di fare il punto sul settore dell’agriturismo. Nel corso del convegno è stato inoltre presentato il rapporto Ismea-Rrn su agriturismo e multifunzionalità. Centinaio ha proseguito: “Grazie a Ismea del lavoro fatto sugli agruturismi, spesso marginali nel dibattito sull’agricoltura e sul turismo. Il dibattito di oggi ha dato una visione importante del mondo degli agriturismi. Ho guardato il documento presentato e penso che sia un ottimo spunto di riflessione e di partenza per fare un’analisi dettagliata del settore. Va il merito a Ismea e a chi ci ha lavorato”.
Agriturismo ripartenza per l’Italia
Secondo il sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, l’agriturismo farà da traino per la ripartenza del settore. Il Rapporto infatti indica quanto sia importante nell’ambito del turismo e quanto anche nel corso di anni difficili come la pandemia, l’agriturismo sia stato al centro dei pensieri ma anche dei viaggi e delle uscite fuori porta. Centinaio ha proseguito dicendo che il report “è stato fatto con entusiasmo per mandare un messaggio importante al settore che si deve rendere conto che è trainante nel Paese e che nel momento della pandemia quando ci siamo trovati a essere bloccati in casa era il settore che ci faceva sognare”.
Centinaio ha poi concluso parlando di un possibile ulteriore sviluppo del settore, che appunto dovrebbe trainare l’intero ambito dei turismo: “Noi abbiamo avuto due date importanti per il settore: il 2001 con l’attacco alle Torri gemelle e il 2020 con il Covid a livello mondiale. In entrambi i casi si pensava che il turismo fosse morto. In entrambi in casi la ripartenza è passata dal turismo di vicinato, dalle aree rurali”.