Nella giornata di oggi, 25 aprile 2025, diverse catene di supermercati italiane – tra cui Carrefour, Coop, Esselunga e Bennet – hanno annunciato il ritiro precauzionale di specifici lotti di latte intero pastorizzato ad alta temperatura: la decisione è stata presa in seguito alla segnalazione di una possibile contaminazione da corpi estranei all’interno delle confezioni.
I marchi coinvolti in questo richiamo includono Polenghi Lombardo, Mukki e Latteria Soresina, tutti prodotti nello stabilimento della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. di Vicenza e i lotti interessati sono contrassegnati dalle seguenti date di scadenza: 15/05/25B per Polenghi, Mukki e Soresina; 16/05/25B per Polenghi e Soresina; 17/05/25B esclusivamente per Polenghi. Le bottiglie di latte contaminato coinvolte sono quelle da un litro in plastica.
Le autorità sanitarie e le aziende coinvolte raccomandano ai consumatori di non consumare assolutamente il latte contaminato ed è necessario restituirlo al punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione, anche in assenza dello scontrino fiscale; il richiamo è stato immediatamente pubblicato sul portale del Ministero della Salute che monitora e comunica ufficialmente i richiami alimentari garantendo la sicurezza dei consumatori e mantenendo costante la vigilanza.
Latte contaminato: le autorità avviano controlli e rafforzano le misure di sicurezza
Il ritiro dei lotti di latte contaminato ha generato non poca preoccupazione tra i consumatori, spingendo le autorità competenti a intensificare i controlli sull’inter dell’interailiera produttiva: la Centrale del Latte d’Italia S.p.A. – responsabile della produzione dei lotti coinvolti – ha collaborato con le autorità sanitarie per identificare le cause della contaminazione e prevenire futuri incidenti e secondo le normative vigenti e in caso di sospetta non conformità del latte contaminato, l’operatore del settore alimentare è obbligato ad attivare un richiamo tempestivo per tutelare la salute pubblica.
Il processo prevede la diffusione di avvisi nei punti vendita, la pubblicazione sul portale del Ministero della Salute e l’attivazione del sistema di allerta europeo RASFF; dal 1° gennaio 2025, sono stati registrati 73 richiami alimentari in Italia, coinvolgendo oltre 250 prodotti, tra cui il latte contaminato, pertanto le autorità invitano i consumatori a consultare regolarmente le fonti ufficiali per rimanere aggiornati sui richiami e a segnalare tempestivamente eventuali anomalie riscontrate nei prodotti acquistati, gesti fondamentali per mantenere alta la sicurezza alimentare.