Il rischio, visto e considerato che l’Italia è stato uno dei Paesi più flagellati dalla pandemia di Coronavirus, in effetti esisteva e i rifiuti verso i turisti provenienti dal Belpaese da parte della Spagna e della Grecia non rappresentavano nient’altro che il campanello d’allarme di un vero e proprio problema; anche l’Austria, quest’oggi, mercoledì 3 giugno 2020, ha infatti annunciato per bocca del suo ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg, che non riaprirà il confine con lo Stivale. “Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell’emergenza Coronavirus. I dati non lo consentono invece con l’Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile. Non è comunque una decisione contro il Governo di Roma”, ha dichiarato l’esponente dell’esecutivo austriaco, ma è logico credere che un po’ di fobia nei confronti degli italiani si sia insediata, seppur talvolta in maniera inconsapevole, nei confronti dei cittadini degli altri Paesi europei, che ci vedono, ahinoi, come untori. In ogni caso, l’Austria ha assunto una posizione meno ferrea nei nostri confronti rispetto a quanto fatto da altri Stati: “Vediamo che la situazione in Italia è molto migliorata e che alcune regioni, come l’Alto Adige, hanno buoni dati Covid”, ha aggiunto Schaellenberg, ribadendo che a Vienna sarà valutata con serietà l’istanza presentata da Bolzano per rendere possibili i viaggi verso alcune regioni italiane.