Ha fatto il giro del web la proposta della premier finlandese, Sanna Marin, di ridurre i giorni di lavoro settimanali a quattro, per poter stare più vicino alla propria famiglia. La notizia è fra le più condivise e chiacchierate sui social, e basta andare su Twitter per rendersi conto di quanti siano i post dedicati all’argomento. Un’utente ad esempio scrive: “Mi basta ascoltare #SannaMarin per sentire la mentalità da terzo mondo che vi abbraccia quando spacciate per civiltà l’acquisto del formaggino alle tre di notte “perché l’importante è la scelta dei turni e lo stipendio” e sapete bene quanto nessuna delle condizioni sia rispettata”. Questo è invece il pensiero di un ragazzo, che condivide in pieno il pensiero della giovane politica nordica: “Sono d’accordo con la premier #sannamarin ; molto saggia. Quando a un malato terminale gli si domanda: “Se tornasse indietro cosa farebbe?” molti rispondono: “Lavorare meno, stare in famiglia e occuparmi delle mie passioni””. Infine queste parole: “Da noi si fa economia spremendo e non pagando i lavoratori. In nord Europa stanno scegliendo una strada diversa. Spero che la storia dia loro ragione; a noi sta dando già torto”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANNA MARIN, LA PROPOSTA LAVORATIVA DELLA PREMIER FINLANDESE
Lavorare meno percependo lo stesso stipendio? Un sogno che può diventare realtà in Finlandia, dove 8 ore di lavoro non vengono considerate l’unica scelta possibile e si è convinti che le persone meritino di non dover trascurare affetti e famiglia per i propri impegni professionali. Così la premier Sanna Marin fissa in cima alla sua agenda una proposta che ha già suscitato entusiasmo in tutto il suo Paese: rendere la settimana lavorativa di quattro giorni, di sei ore ciascuno, mantenendo lo stesso stipendio. «Perché non potrebbe essere il prossimo passo per la Finlandia? Credo che le persone meritino di trascorrere più tempo con le loro famiglie, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura», ha dichiarato in occasione del 120esimo anniversario dello Sdp, il partito socialdemocratico di cui la 34enne è leader. Questo dunque potrebbe essere il prossimo passo per la Finlandia. Epocale, aggiungiamo noi.
FINLANDIA, L’IDEA DELLA PREMIER SANNA MARIN: LAVORARE 4 GIORNI A SETTIMANA
L’idea della premier finlandese Sanna Marin ha ottenuto l’appoggio di Vasemmistoliitto, l’unione della sinistra radicale rappresentata dalla ministra della Pubblica istruzione Li Andersson. «È importante consentire ai cittadini finlandesi di lavorare di meno», il suo commento. Quindi una doverosa precisazione: «Non è questione di governare con stile femminile bensì di offrire contenuti e mantenere le promesse agli elettori». Allo stato attuale in Finlandia si lavora 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana. Ora si sta valutando di introdurre un test per sperimentare come adottare la settimana lavorativa accorciata. In Svezia, ad esempio, la giornata di 6 ore è già attiva. Nel 2015 Goteborg ha ridotto l’orario di lavoro nelle case di riposo e nell’ospedale municipale, senza toccare lo stipendio dei dipendenti. Il personale è risultato più felice, sano e produttivo. E sono stati amplianti i servizi, per la soddisfazione dei pazienti. I costi si sono mantenuti stabili: sono stati assunti più dipendenti ma ci sono stati meno giorni di malattia, pensioni di invalidità e disoccupazione.