Lavorare con i voucher/ Quando si perde lo status familiare a carico fiscale?

- Danilo Aurilio

Lavorare con i voucher implica obbligatoriamente di perdere lo status familiare fiscalmente a carico? Dipende da quanto si percepisce, potenzialmente potrebbe e non potrebbe accadere

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Nel 2023 torna la possibilità di lavorare con i voucher. Un familiare per essere considerato fisicamente a carico, deve essere in possesso di redditi che devono rimanere sotto una determinata soglia, se questa soglia si supera, il famigliare in questione non sarà più considerato a carico.

Le conseguenze che ne derivano sono di tipo fiscale, come ad esempio tutte le eventuali detrazioni in busta paga non saranno più ammesse, e inoltre non sarà più possibile accedere a detrazioni di eventuali spese sostenute per quel famigliare.

Lavorare con i voucher: ma è così drastico?

Tornano i buoni lavoro, che in parole povere equivale a lavorare con i voucher. Ma come abbiamo detto prima, in vista di ciò va detto chi sono i famigliari a carico. Sono considerati a carico, tutte quelle persone che hanno conseguito durante il corso dell’anno un reddito d’imposta non superiore a 2.840,51 euro, mentre per i figli (fino a compimento del 24esimo anno d’età) non devono superare i 4.000 euro.

Questo non basta, infatti si dovranno calcolare non solo tutti quei redditi assoggettabili all’IRPEF ma anche:

  • Il reddito di impresa o da lavoratore autonomo assoggettato da imposta sostitutiva con regime forfettario:
  • Reddito di impresa o da lavoratore autonomo sostitutiva come regime per imprenditoria giovanile oppure lavoratori in mobilità;
  • Reddito da fabbricato locali con il regime di cedolare secca.

Prestazione occasionale 2023: e se il lavoro è pagato a voucher?

Per quanto la domanda sia molto più che lecita, se lavorando con i voucher oppure con il libretto di famiglia si supera la soglia di 2.840,51 €, il familiare perde l’essere considerato fisicamente a carico in quanto anche il lavoro con i voucher, prevede un versamento della contribuzione previdenziale.

Alla luce di ciò, il reddito che deriva dalla prestazione occasionale non è completamente esentasse, ma non concorre nemmeno con il raggiungimento dei 2840 euro che è il limite fiscale massimo. Quindi un familiare può lavorare e risultare in contemporanea fisicamente a carico purché non superi la soglia di 5000 euro l’anno.

A quanto detto finora, si deve anche aggiungere il fatto che essendo delle somme considerate esentasse, tutti i redditi derivanti dai voucher, non devono essere inseriti nella dichiarazione dei redditi.





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