Ancora una volta il presidente di Confindustria non lesina le critiche al governo Monti. Parlando oggi dopo l’assemblea degli imprenditori della zona del Verbano-Cusio-Ossola, Squinzi ha rilasciato una serie di critiche. Sostanzialmente viene criticato il fatto che fino a oggi non è stata presa nessuna misura concreta per favorire la ripartenza economica e la crescita. Mancano, ha detto, misure concrete su ricerca, innovazione e infrastrutture: insomma, nessuna misura incisiva per quanto riguarda la possibilità di far tornare la crescita in Italia. Ha ammesso che ci sono alcuni segnali positivi, ad esempio la riduzione dell’Irpef che è favorevole alle famiglie ma non lo è per le imprese. “Quando siamo stati ricevuti dal governo il provvedimento c’era stato presentato in modo diverso. Stiamo valutando il testo presentato in queste ore con le tabelle” ha spiegato. Squinzi ha anche voluto dire che l’esecutivo inizialmente aveva cominciato a operare bene nel tentativo di ridurre lo sperda, cosa che però resta ancora troppo alta. Da paese di Squinzi un invito a Monti e ministri, quello “a completare provvedimenti adeguati come la Spending Review, la legge di stabilità, la semplificazione e la minirevisione del titolo V”. Mancano solo tre mesi alla fine di questo governo, ha voluto far notare, poco tempo: “Portare a compimento i provvedimenti varati sarebbe già un discreto segnale”. Tempi rapidi, chiede, anche da parte del ministro Fornero per quanto riguarda la sua disponibilità a rivedere almeno parte degli accordi sulla riforma del lavoro. Il ministro Fornero, dice Squinzi, ha sempre parlato di sei mesi, noi le chiediamo al massimo quaranta giorni. Per quanto riguarda il pacchetto bis sulle semplificazioni in sostanza Squinzi dice che sarebbe stato meglio un decreto legge che permette di essere convertito in tempi più rapidi: “Non giudichiamo positivamente l’avere proposto un disegno di legge anche se in questo provvedimento ci sono sicuramente degli elementi positivi, perché la semplificazione è la base su cui iniziare la ripartenza per il nostro Paese”. Di fatto, come detto, per Squinzi non ci sono provvedimenti incisivi per la ripartenza, in particolare per ricerca, innovazione e infrastrutture.
Secondo il governo, il pacchetto varato permetterà di incidere su costi per i cittadini stimati in 3,7 miliardi i cui risparmi potranno essere quantificati in sede attuativa.