Solo nel Regno Unito la situazione è peggiore che in Italia per quanto riguarda la distribuzione dei redditi. Lo dice uno studio a cura dell’Unione europea, lo “Gini-Growing inequality impact”, da cui si deduce che Italia e Inghilterra sono i paesi delll’Unione con la peggior distribuzione del reddito. Significa cioè la forbice si allarga sempre di più, tra i ricchi che diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri mentre la media della ricchezza appartiene in maggioranza ala popolazione anziana a discapito dei giovani. Per studiare la disparità di reddito, come dice il titolo dello studio, si è indicato “l’indice di Gini”, un indice di concentrazione il valore del qual può variare tra zero e uno. L’Italia risulta avere un indice di Gini pari allo 0,34: significa che due persone mediamente hanno una distanza di reddito disponibile pari al 34% del reddito medio nazionale. Alcuni esempi in Europa: Germania, Francia, Austria, Belgio e Lussemburgo hanno un indice di disuguaglianza tra 0,26 e 0,30 molto al di sotto del valore italiano. Secondo lo studio, la diseguaglianza in Italia era molto più bassa negli anni 60 e 70 fino a quando c’era la scala mobile, quindi l’aumento verso l’alto che è rimasto costante.