Le aperture sulla riforma delle pensioni porteranno, secondo Mario Seminerio, a una vera e propria novità in Italia. Secondo il curatore del blog phastidio.net, infatti, le recenti dichiarazioni di Poletti e Boeri in materia fanno pensare che i pensionamenti anticipati saranno a carico dei diretti interessati e non più della fiscalità generale. A livello pratico, spiega ancora Seminerio, si tratterebbe di applicare il principio dell’opzione donna: si va in pensione prima, ma con ricalcolo dell’assegno pensionistico con metodo contributivo puro. Il che porta a un taglio dell’assegno pensionistico intorno al 20-30%.
Le ultime dichiarazioni del ministro del Lavoro Poletti circa una minima riforma delle pensioni con la prossima Legge di stabilità ha spinto la commissione Lavoro della Camera a riprendere i lavori sul ddl relativo alla flessibilità. Lo ha fatto sapere in una nota il Presidente Cesare Damiano, ricordando che sono previste audizioni informali con lo stesso Poletti, il presidente dell’Inps Tito Boeri e i sindacati. E proprio tra questi ultimi, la Uil esprime soddisfazione per la ripresa di questi lavori parlamentari e, attraverso il proprio segretario confederale Domenico Proietti, fa sapere che la soluzione ideale sarebbe quella di prevedere l’accesso alla pensioni con un range tra i 62 e i 70 anni oppure la possibilità di combinare età e contributi senza ulteriori penalizzazioni per i lavoratori.