Elsa Fornero, accusata da molte parti di essere la causa dei mali del sistema previdenziale italiano, è stata intervistata da Repubblica. L’ex ministro spiega di non essere d’accordo con l’idea (promossa anche da Boeri) di un reddito minimo per gli over 55 che restano senza lavoro, cui bisognerebbe prima di tutto offrire un aiuto a trovare una nuova occupazione. La Fornero dice poi che la flessibilità nel sistema potrebbe essere introdotta, a patto che chi va in pensione prima abbia una penalizzazione. Senza dimenticare che ci vorrebbe risorse che non sembrano essere disponibili.
Le nuove dichiarazioni di Boeri, che ha ribadito la volontà da parte dell’Inps di presentare delle proposte sulla riforma delle pensioni al Governo, tra cui l’introduzione del reddito minimo garantito per gli over 55 e l’allineamento nella data di pagamento delle pensioni, hanno suscitato, inevitabilmente, reazioni nel mondo politico. L’ingerenza del presidente dell’Inps, che sta proponendo in prima persona riforme, non limitandosi al ruolo di esecutore delle norme esistenti, non piace a parte del mondo politico e i nemici di Boeri aumentano di giorno in giorno, in entrambi gli schieramenti. Le parlamentari del Partito Democratico Maria Luisa Gnecchi e Donata Lenzi, in una nota congiunta, hanno chiesto al presidente dell’Inps di riferire in Parlamento le proposte, non limitandosi a comunicare le proprie idee alla stampa e contestando il metodo comunicativo scelto da Boeri, “poco rispettoso verso le istituzioni”. Critico anche Brunetta, che ha contestato la proposta di pagare tutte le prestazioni il primo del mese: il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati si chiede se “il Pd sia informato della proposta di Boeri”, che a suo dire provocherebbe un aggravio di costi per le casse pubbliche.