Sugli ultimi sondaggi politici elettorali pubblicati sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre il No viene dato ancora in vantaggio ma con un risultato ancora risicato e con il Sì che viene comunque dato in salute rispetto ad altri sondaggi che vedono uno scarto maggiore negli ultimi giorni. I sondaggi di Index Research per Piazza Pulita hanno dato questo responso evidenziando un dato forse decisivo: il Sì è al 48,7% mentre il No lo supera con il 51,3%, ma è il dato sugli indecisi a diventare sempre più importante per l’ultimo mese di campagna elettorale. Mentre l’astensione è ferma al 38%, dato comunque ancora altissimo ma difficilmente modificabile, quantomeno del necessario per spostare l’esito del voto referendario, gli indecisi tra il campione intervistato restano alti, al 19%. Un numero considerevole di persone, ad un mese dal voto, non sa ancora quale risposta del quesito dare, un Sì o un No che Renzi e comitati anti-riforma dovranno cercare di “portare a convinzione”.
Nei sondaggi politici ed elettorali prima del grande voto di dicembre del referendum costituzionale mostrano, oltre all’emergenza sismica e alla campagna elettorale, anche altri temi urgenti che nelle ultime settimane sono stati evidenziati dalla cronaca politica e sociale quotidiana. Stando ai dati di Index Research per Piazza Pulita, oltre al No confermato e in leggera crescita sul voto referendario – come potete vedere qui sotto nel dettaglio – sono i temi di migranti, vaccini e stipendi dei parlamentari ad aver agitato la popolazione che assiste alle vicende politiche. È stato chiesto ad esempio al campione di italiani intervistati dai sondaggi di Index se fosse giusto che i parlamentari si dimezzino lo stipendio e il risultato è come prevedibile un mezzo plebiscito, con il Sì al 89,3%, mentre il No è solo al 9,8%. Ma anche il caos attorno al caso Gorino, il piccolo comune vicino a Ferrara che la scorsa settimana ha fatto letteralmente le barricate per non far arrivare un piccolo gruppo di migranti, donne e bambine, ottenendo la “vittoria” del trasferimento a Napoli del pulmino di immigranti. Per il 52,3% lo stato ha fatto bene a rinunciare a mandare i profughi a Gorino, mentre il 40,4% è indignato per quanto successo.
Gli ultimi sondaggi 2016 non rilevano solo le intenzioni di voto degli italiani al prossimo referendum costituzionale ma anche quelle per le elezioni politiche. Secondo i sondaggi condotti da Emg per La7, come riporta il Fatto Quotidiano, il Movimento 5 Stelle supera per la prima volta nelle preferenze degli elettori il Partito Democratico, a pochi giorni dalla bocciatura compatta dei dem del taglio dello stipendio dei parlamentari: il movimento fondato da Beppe Grillo fa infatti registrare un +0,9 dal 24 al 31 ottobre passando dal 30,3% al 31,2%. Dall’altra parte il partito guidato dal premier Matteo Renzi fa segnare invece un calo dello 0,3 passando dal 30,9% delle preferenze degli italiani al 30,6%. Per quanto riguarda gli altri partiti, in base ai dati di questi ultimi sondaggi politici 2016, Forza Italia cresce dello 0,3% e passa dall’11,7% al 12% nelle intenzioni di voto, mentre la Lega Nord perde lo 0,3% passando dall’11,7% all’ 11,4%. Stabile Fratelli d’Italia al 4%, mentre Sinistra Italiana e Area popolare guadagnano entrambi lo 0,1: SI passa dal 3,7% al 3,8% e Ncd-Udc dal 3,4% al 3,5%.