Sul nodo dei contratti statali pesa ancora il caso dei Dirigenti Scolastici che da mesi lamentano numerose questioni legati alla loro valutazione e al loro contratto di categoria. Dopo le proteste e lo sciopero, oggi il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, ha ricevuto le varie organizzazioni sindacali rappresentative dei Presidi e ha ottenuto un mezzo accordo quantomeno sul fronte delle valutazioni (disconnettendo di fatto la valutazione dei dirigenti scolastici non solo dalla retribuzione di risultato ma anche e soprattutto dalla classificazione).
Resta però un nodo importante, come nota La Tecnica della Scuola: «nelle prossime settimane si apriranno due tavoli di lavoro separati che riguarderanno uno la parte normativa, mentre l’altro sarà incentrato sulle condizioni economiche del contratto in previsione dell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto della nuova area della dirigenza di istruzione e ricerca, in cui confluirà la dirigenza scolastica», si legge nel reportage dopo l’incontro al Miur.
I nodi, anche sull’intero settore pubblico, restano comunque molti prima della firma dell’atto d’indirizzo atteso dall’Aran, come promesso dal ministro Madia. L’obiettivo infatti è quello molto concreto dia arrivare a firmare tutti i nuovi contratti in autunno in modo da rendere il 1 gennaio 2018 gli effetti tutti già operativi. Ovviamente tutto se rimane in piedi questo governo, e con le ultime pressioni sulla nuova legge elettorale non è cosa alquanto scontata…