CONTRATTI STATALI/ Rinnovo stipendi Pa: Madia, “si chiude entro l’anno” (ultime notizie)

- Niccolò Magnani

Contratti statali, ultime notizie di oggi 2 agosto 2017: rinnovo e aumento stipendi Pa, oggi nuovo incontro Aran-sindacati prima della pausa estiva. Nodi irrisolti e "referendum" richiesti

Operai_Lavoro_Magazzino_Lapresse (LaPresse)

Dopo mesi di discussioni e dopo 8 anni di attesa, le trattative per il rinnovo dei contratti statali  entrano nel “mentre” della vicenda legata ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Dopo le tante domande ricevute anche in questi giorni, il Ministro Marianna Madia ha deciso stamani di rispondere ad un utente che su Twitter chiedeva «a quando il contratto dei pubblici dipendenti?». Non ha aggiunto molto rispetto alle ultime dichiarazioni rilasciate a metà luglio, ma resto chiaro un punto sul quale lo stesso Aran ha l’incarico di portare avanti: il rinnovo di tutti i comparti dovrà avvenire entro la fine 2017, non è possibile andare oltre. «Dopo atto di indirizzo che ho inviato all’Aran sono iniziate le trattative coi sindacati.Confido che nuovo #contratto si chiuda entro l’anno», scrive il Ministro Pa sul suo canale Twitter pochi istanti fa.

CONTRATTI STATALI, LE ULTIME NOTIZIE SUL RINNOVO

I PUNTI DELLE NUOVE TRATTATIVE

Oggi si tiene l’ultimo incontro all’Aran tra sindacati e Ministero Pa per discutere del rinnovo sui contratti stataliprima della pausa estiva: come stiamo raccontando ormai da settimane, i punti da affrontare primariamente – una volta che sono stati pubblicati e mandati gli atti d’indirizzo per i vari comparti in discussione nella riforma Pa – restano il cumulo degli 80 euro come bonus, l’aumento e le coperture economiche e gli aumenti eventualmente distribuiti in base al merito. Malattie, permessi e ferie restano poi sempre sullo sfondo delle trattative, anche se non tutto ovviamente oggi verrà affrontato nel dettaglio: tutto si deciderà in autunno quando ci saranno anche le cifre della nuova Manovra Economica e quando i sindacati e l’Aran avranno trovato una via di accordo sui punti principale sul tavolo della Pubblica Amministrazione.

ANIEF CHIEDE IL REFERENDUM

Intanto i sindacati non si fermano nell’attacco contro il Miur e il Ministero Pa sul fronte del rinnovo contratti per i docenti e personale scolastico. «Aumenti miseria: l’invito ai sindacati è quello di non svendere la categoria per pochi denari. Rappresenterebbe un errore storico, che il personale, mai come stavolta, si legherebbe al dito», aveva fatto sapere ieri in una nota furente l’Anief, da sempre in contrasto con il governo e gli altri sindacati per l’intero pacchetto di riforma Pa (così come era successo anche per il concorsone docenti 2017, ndr). Ieri però Anief e Udir insieme hanno chiesto di indire un referendum per ascoltare i lavoratori e il personale della scuola prima della messa a punto dell’accordo sull’Atto di indirizzo preliminare. «I fallimenti delle riforme, promesse non mantenute, trattamenti sfavorevoli per Ata, insegnanti e presidi», lamenta l’Anief, «per questi motivi diffidiamo i sindacati a sottoscrivere contratti che non tengano conto di tutti questi problemi. È questo il momento di chiede più risorse, di salvaguardare il personale con una parte normativa del contratto che tuteli le tante figure professionali che operano nelle nostre scuole», si concludeva la furente nota già pubblicata in parte nel nostro approfondimento dell’1 agosto 2017.







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