GOVERNO NEUTRALE PREOCCUPA GLI ITALIANI
Sergio Mattarella auspica che i partiti, se non in grado di trovare una maggioranza politica, lascino spazio a un “governo neutrale” che dovrebbe restare in carica fino a dicembre. La proposta non piace però, per esempio, a Matteo Salvini, che su Facebook scrive: “Mattarella vuole un ‘governo neutrale’? Per carità, serve un governo coraggioso, determinato e libero, che difenda in Europa il principio prima gli italiani, che difenda lavoro e confini, altro che governino per tirare a campare. Per me, o si cambia o si vota!”. E su Facebook la richiesta di Mattarella trova l’opposizione anche di alcuni lavoratori precoci e di quanti associano l’espressione “governo neutrale” a quella di “governo tecnico”, con l’inevitabile ricordo dell’ultimo che c’è stato in Italia, quello guidato da Mario Monti, che ha visto il varo della Legge Fornero. Che non ha portato a conseguenze positive per gli italiani, specie per chi era vicino al pensionamento.
LA PREOCCUPAZIONE DI CENTRELLA
Giovanni Centrella è preoccupato per la situazione di stallo in cui si trova la politica italiana. In una nota ripresa da orticalab.it, il Segretario generale del Sindacato europeo lavoratori e pensionati, fa notare che “sono due mesi che nel nostro Paese manca un Esecutivo che detti la tabella di marcia dei provvedimenti e delle strategie di sviluppo per la nostra economia, per la riforma delle pensioni, per il contrasto alla precarietà e per incrementare l’occupazione, che prenda posizione sulle principali questioni di rilevanza comunitaria, come l’immigrazione, che porti a compimento leggi rimaste in sospeso e, più passa il tempo, più si percepisce il vuoto politico”. E così, evidenzia il sindacalista, “mentre i partiti sono impegnati in scaramucce e battibecchi, l’Italia rischia di perdere il treno della ripresa dalla crisi economica i cui primi segnali, seppur timidi, cominciano comunque a farsi notare”.
ESODATI, ANCHE UN VIDEO PER I 6.000 ESCLUSI
Il Comitato esodati licenziati e cessati non smette di chiedere un intervento della politica per far sì che venga varata una nona salvaguardia degli esodati, capace di dare una tutela a circa 6.000 persone che ancora la stanno aspettando. Elide Alboni, sulla pagina Facebook del Comitato, ha condiviso un video, realizzato da Luigi Metassi, proprio per sensibilizzare il mondo politico su questo importante intervento. Nel filmato si vede anche uno spezzone di una recente puntata del programma “Stasera Italia”, in cui è stato realizzato un servizio dedicato ai 6.000 esodati esclusi, tramite la testimonianza di una di loro: Gabriella Stojan. La donna, rimasta senza lavoro dopo un lungo periodo di malattia, prima dell’entrata in vigore della Legge Fornero, ha visto allontanarsi via via la possibilità di accedere alla pensione, mentre nonostante i colloqui fatti non è riuscita mai a trovare una nuova occupazione. Ora ha 61 anni e dovrebbe aspettare ancora 6-7 anni per la quiescenza. Come resistere senza reddito?
LEGGE FORNERO, LE PAROLE DI SALVINI E DI MAIO
Giornata di consultazioni oggi al Quirinale e la riforma delle pensioni è stata tra i temi degli interventi di Luigi Di Maio e Matteo Salvini dopo il colloquio con Sergio Mattarella. Il candidato Premier del Movimento 5 Stelle ha infatti rilanciato l’ipotesi di un governo con la Lega sulla base di un programma concordato su pochi elementi, tra cui la cancellazione della Legge Fornero, il reddito di cittadinanza e la lotta alla corruzione. Il leader della Lega, invece, ha brevemente detto di aver dato la propria disponibilità al Capo dello Stato per avere un incarico con l’obiettivo di formare un esecutivo, in modo da rispondere ai problemi concreti degli italiani, tra cui quelli delle pensioni, delle tasse e dell’immigrazione. Vedremo se Mattarella deciderà di conferire l’incarico a Salvini o se invece farà un altro tipo di scelta.
LA CRESCITA DEI PENSIONATI CHE ESPATRIANO
A Pacengo di Lazise, in provincia di Verona, si è tenuto il Congresso nazionale della FenealUil. Il Segretario generale Vito Panzarella, nella relazione introduttiva, ha ricordato l’importanza di una riforma fiscale che alleggerisca la pressione che pesa su lavoratori e pensionati. Per quanto riguarda le pensioni nello specifico, secondo quanto riporta Il diario del lavoro, il sindacalista ha ribadito la necessità di modificare la Legge Fornero, perché i lavoratori del settore costruzioni “svolgono un lavoro discontinuo” e sono impegnati “in lavorazioni realmente usuranti e pesanti”. Per questo occorre far sì che gli edili possano andare prima in pensione. “La Feneal è convinta che si possa e si debba modificare profondamente la legge Fornero”, ha detto Panzarella, e “se il prossimo Governo avrà a disposizione le forze necessarie per la cancellazione della legge, noi siamo pronti a dare il nostro contributo”.
LA CRESCITA DEI PENSIONATI CHE ESPATRIANO
Negli ultimi anni, è stato detto da più parti, è cresciuto il numero dei pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero per cercare di aumentare il loro potere d’acquisto. Tra le mete preferite, oltre al Portogallo, ci sono anche le Canarie. Il Tirreno, nell’edizione di Empoli, racconta la storia di Cristiana Mariggi, che ha deciso di aprire a Tenerife un’agenzia per aiutare i connazionali in pensione a “espatriare” senza incorrere in brutte sorprese o peggio ancora in truffe. “Alcuni anni fa ho visitato le Canarie durante una vacanza con l’intenzione di prendere informazioni per aprire un bar su una delle isole. Poi, però, ho conosciuto una persona che già svolgeva consulenza per italiani che volevano stabilirsi là e anche io ho cominciato. All’inizio mi occupavo solo della parte immobiliare per le vacanze. Poi l’esigenza di seguire i trasferimenti più duraturi è cresciuta sempre di più. Finora è funzionato tutto con il passaparola, ma adesso, insieme ad altri due collaboratori Alessandro e Tamara, siamo riusciti ad aprire un sito web per poter rispondere a questa crescita di richieste”, racconta la donna.
I vantaggi per i pensionati che si trasferiscono lì riguardano, oltre al clima, i costi delle utenze, del cibo, oltre che una tassazione più bassa sulla pensione. Complessivamente, racconta ancora Mariggi, è aumentato il costo per gli affitti, ma per una coppia mille euro al mese sono più che sufficienti per vivere bene. Non è dunque un caso che ci siano più di 20.000 italiani alle Canarie.